Roma dimostra orgoglio e fame, e con un incredibile Goss, forse alla miglior partita della carriera, espugna il Pianella riportando la serie in parità. Squadre stanche, ma emozioni assicurate e suspense fino al 40esimo.
Cantù parte con Ragland, Aradori, Brooks, Leunen e Tyus, Roma risponde con Taylor, Goss, Datome, Jones e Lawal.Nel primo quarto le due squadre rimangono a contatto finché una tripla di Ragland dall’angolo stacca Cantù e si chiude il primo quarto avanti 19-14. Nel secondo periodo Roma parte alla grande e torna a -1 con un parziale di 7-0. La Virtus va avanti ma Cantù non molla e firma un parziale di 6-0 che costringe la squadra di Calvani al timeout. La Virtus limita più che può e chiude sul 38-35.
Nel secondo periodo Roma parte bene, finché non arriva un fallo fischiato a Jones e poi trasformato in un tecnico che riporta avanti Cantù. I capitolini non mollano e si riportano avanti, costringendo coach Trinchieri al timeout. Si rimane incollati a questo punteggio per diversi minuti, con le due difese impeccabili ed il periodo termina 51-50. Roma prende il turbo, Cantù paga la stanchezza e l’uscita dal campo di Ragland per 5 falli. Goss è implacabile, mette dentro tutto e l’Acea arriva ad un massimo vantaggio di 7 punti. Leunen mette la tripla della speranza, Lawal sbaglia e Tyus, dopo aver stoppato Lawal, mette in tap-in il canestro del -2 che porta la Virtus a chiamare un timeout a 36 secondi dal termine. Goss mette in penetrazione, Leunen sbaglia la tripla e dopo un parapiglia generale per il rimbalzo vi è il possesso alternato che premia Roma sulla contesa e l’1/2 in lunetta di Jones che chiude di fatto la partita. La Virtus vince 69-74 e si prenota per gara 7 in casa. Monumentale Phil Goss, scelto meritatamente da noi come MVP della partita. 17 punti, molti tiri pesanti e tanta sostanza. Roma non molla mai e la partita di oggi sarà fra quelle che i tifosi capitolini non dimenticheranno facilmente, a prescindere dal risultato di fine stagione.
Si va a gara 7. Non c'è una favorita, tutto può accadere.