Sul filo di lana la freddezza fa la differenza, in particolar modo al termine di un gara molto fisica e bloccata. Di freddezza ne ha avuta tanta Mike Green che a 2” dal termine segna i liberi della vittoria che consente a Varese di impattare nella semifinale contro i campioni d’Italia.
Il primo quarto si apre con le due squadre molto contratte ed abbastanza fallose. Dopo il 2/2 dalla lunetta iniziale di Dunston, Eze e Moss portano avanti Siena nelle prime fasi(2-4). I tanti errori al tiro caratterizzano l’avvio di entrambe le squadre. Vitucci dopo 4’ è costretto a richiamare in panchina un pimpante Dunston (6 punti e 5 rimbalzi in un amen per lui) che, però, si macchia presto del suo secondo fallo. Gli attacchi stentano ed una prima spallata al match la dà Adrian Banks col il gioco da tre punti del 9-6 al 6’.
La Cimberio mette la freccia e con la schiacciata di Talts si porta sul +5 (11-6). Ortner restituisce la schiacciata all’estone e poi Bobby Brown entra nel match dopo tre errori iniziali. Cosi la Mps ricuce a -3 (13-10 al 7’). Banks gioca un ottimo primo quarto (7 punti) e cerca di trascinare i suoi ma gli uomini di Banchi ribattono con la tripla del -2 messa a referto dall’ex Kangur. Hackett impatta a quota 19 e si chiude, così, in parità la prima frazione.
Nel secondo periodo Banks riprende da dove aveva lasciato riportando i padroni di casa avanti. Ancora Ortner, non utilizzato in gara uno, risponde presente e col suo sesto punto riporta la situazione in assoluto equilibrio. Di lì i senesi si bloccano ed addirittura tirano 1/10 dal campo nei primi 5’ del secondo quarto. Varese approfitta delle difficoltà offensive della Mens Sana e col redivivo Cerella si porta sul +6 (27-21) a metà frazione. Poi, tutto ad un tratto, sale in cattedra Daniel Hackett, sempre più uomo leader (ottima notizia in chiave azzurra). Il prodotto di Forlimpopoli mette prima 5 punti di fila riportando i suoi a -1 (27-26 al 17’). Ma l’eroe romantico del secondo periodo è Bruno Cerella: l’oriundo, martoriato dagli infortuni, piazza altri due canestri, entrambi allo scadere dei 24”. Hackett però è stellare e risponde colpo su colpo ai canestri varesini chiudendo il primo tempo con 13 punti. Siena riesce a riportarsi sotto ed agguanta il pari con la schiacciata di Moss(34-34). Un equilibratissimo primo tempo si chiude sul 38-36 grazie al canestro allo scadere di Mike Green.
Alla ripresa delle ostilità c’è sul parquet anche Dunston. E il centro di Vitucci, costretto alla panchina per tutto il secondo periodo per overdose di falli, piazza subito il gioco da tre punti che ridà il +5 (41-36) ai lombardi. Ancora Dunston, scatenato, trascina Varese al massimo vantaggio (43-36 al 23’). Il Monte dei Paschi inizia il secondo tempo ancora in grosse difficoltà offensive. Palle perse banali, tiri forzati: morale della favola i ragazzi di Banchi non segnano un punto nei primi 4’ minuti. Dunston schiaccia il +9 (45-36 al 25’) segnando i primi 7 punti del quarto per la Cimberio. Siena continua a stentare paurosamente in attacco anche a causa della difesa granitica degli uomini di Vitucci. Poi arriva un episodio controverso che fa imbufalire il pubblico: Dunston si becca un fallo antisportivo rifilando un calcio a Kangur mentre i due si contendevano un pallone distesi sul parquet. In campo piove di tutto: l’arbitro Mattioli raccoglie addirittura una scarpa ed un accendino. Per alcuni minuti il gioco resta fermo. Episodi vergognosi e non aggiungiamo altro.
Alla ripresa Moss fa 1/2 dalla lunetta e Brown finalmente trova il canestro per i suoi con la bomba del -5 (45-40 al 26’). Siena si rimette a zona ma continua a buttare palloni in attacco. Polonara rimette 7 lunghezze tra le due squadre. I toscani continuano a sparacchiare dall’arco così come Varese: la partita, molto spigolosa, ne risente e il ritmo cala. A far salire il livello dello spettacolo ci pensa ancora Polonara che vola prima a schiacciare il 49-42 al 28’ imbeccato da De Nicolao e poi segna 2 tiri liberi per il nuovo +9. Ress trova il bersaglio grosso dalla distanza e riporta sotto i suoi sul 51-45. Basta un attimo e i campioni in carica si rimettono pienamente in partita aiutati anche dagli avversari: Mike Green si prende un tecnico per simulazione che è anche il suo quarto fallo personale. Ress con altri due liberi ricuce a -3 sul 51-48 con cui si chiude un terzo quarto nel quale gli ospiti hanno segnato soltanto 2 canestri dal campo! I nervi sono tesissimi e anche a Sanikidze viene sanzionato un fallo tecnico per proteste dopo la sirena del 30’.
La Mps parte forte nell’ultima frazione e con Bobby Brown agguanta il pari (52-52). Banks ritorna a segnare (era a secco dal secondo quarto) e riporta i suoi avanti. La gara diventa un testa a testa. Mike Green spezza l’equilibrio con la bomba del +3 (57-54 al 33’). Brown ricuce per il 57-56. Poi, a 5’ dal termine, la partita per Varese si complica: Dunston, a tratti dominante (13 punti e 9 rimbalzi in soli 17’), commette stupidamente il suo quinto fallo tentando di scippare Brown. Ma la Mens Sana non ne approfitta e spreca 4 liberi di fila con Kangur e Ress e, così, la Cimberio prova a dare la spallata decisiva con la tripla del +4 di Talts (62-58 al 36’). Hackett torna a segnare e riporta gli ospiti a -2. Gli ultimi 2’ sono per coronarie forti e il pallone diventa pesante per entrambe le squadre che sbagliano tanto. Ancora Hackett (17 punti per lui al termine), da fuoriclasse, schiaccia il pareggio a quota 62 con 1'30'’ sul cronometro.
Talts fallisce dall’arco, Ress da sotto. Non si segna più. Si arriva all’ultimo possesso nelle mani dei padroni di casa. Green (solidissimo con 13 punti e 6 assist) a 2” dalla fine pesca un ingenuo fallo sul tiro di Bobby Brown e converte, senza tremare, i due liberi. Banchi chiama timeout: all’uscita Brown tira per la vittoria. Corto.
Finisce 64-62 al Pala Whirlpool. La squadra di Vitucci si aggiudica una partita intensa ma tutt’altro che spettacolare (basti pensare che la Cimberio ha tirato con 3/17 da 3 e il Montepaschi con 4/20…). Brava Varese a spuntarla nonostante un Dunston limitato dai falli e un Ere da 3 punti in 28’ con 0/5 dal campo.
Banchi dovrà riflettere sulle preoccupanti rotture prolungate in attacco ma può rallegrarsi perché in una serata dove, Hackett a parte, nessuno ha brillato, si è giocato la partita sino all’ultimo tiro. Adesso la serie si sposta a Siena sull'1-1; ma una cosa è certa: si tornerà nella bolgia di Masnago per gara 5.