Continuano le emozioni dei playoff 2012-2013. Tanto si dice, a volte giustamente, dei limiti tecnici del campionato italiano, ma le sfide disputate fino a ora hanno offerto agonismo, suspense e continui ribaltamenti che di certo non hanno deluso gli appassionati. Reduci dai lunghi, estenuanti e alla fine vittoriosi duelli contro Reggio Emilia e Sassari, Roma e Cantù hanno dato vita a una prima gara di semifinale che non ha deluso le attese e, soprattutto, ha dimostrato ancora una volta che i giocatori italiani sanno essere decisivi.
Partita stupenda, dunque, in un Palatiziano stracolmo, dove si sono affrontate l’Acea Roma e la Lenovo Cantù nella prima gara di semifinale playoff. Partenza scattante per i canturini, con un parziale 13-6 guidato su tutti da Ragland, subito rimontato però da Datome con un 6-0, il quale lascia però Cantù in testa a fine primo quarto. Al rientro in campo è subito blackout per i romani, ed i lombardi ne approfittano col solito Ragland e poi Leunen, i cui punti valgono il +12 alla metà dell’incontro. Ragland continua il duello con Datome: a metà gara hanno collezionato 12 punti a testa, mentre a livello collettivo per Cantù 6/8 da tre. Ritorno sul parquet: Cantù vola letteralmente a +19 grazie a Smith e Aradori, schiacciando pesantemente Roma.
I capitolini hanno però il merito di non scomporsi. Grazie al solito Datome e Goss, Roma conclude la frazione comunque sul -12. Ultimo quarto, ed è solo una rimonta lenta ma inesorabile dei romani, traghettati quasi in senso figurato da Gigigante Datome, che dimostra di essersi meritato il titolo di MVP stagionale: dopo una serie infinita di errori dalla lunetta, da entrambe le parti, Datome sigla il pareggio alla sirena del 40’ ed è overtime! Nel supplementare, Cantù paga mentalmente l'occasione gettata; al contrario, Roma sulle ali dell'entusiasmo capisce di poter completare l'impresa. Subito una palla persa da Ragland porta l’Acea al sorpasso sul 69-66, ma Mazzarino, da leader infaticabile, risponde prontamente e la Lenovo respira; Goss con un tiro impressionante dalla lunga distanza regala il nuovo vantaggio alla Virtus, ed in seguito Taylor prima e Lawal in seguito regalano il +5 che permette ai capitolini di chiudere la partita ed assicurarsi una vittoria importantissima nell’ottica dell’intera serie.
Datome chiude con 23 punti, 5/6 da 2, 3/7 da 3 e 4/4 ai liberi; 18 punti, 7 rimbalzi e 4 assist per Goss; 14 punti e 8 rimbalzi per Lawal. Per Cantù, 16 punti di Ragland, 15 con 12 rimbalzi di Tyus, 13 di Aradori.