Nella nottata è arrivata la notizia che, dopo la gomitata sul volto di Terry, il neo Sixth Man of the Year Smith, salterà gara 4 per squalifica, per tornare poi regolarmente a disposizione per un'eventuale gara 5 al Madison Square Garden  di Manhattan, o per la prima gara delle prossime semifinali.

OKLAHOMA CITY - HOUSTON ROCKETS 104 - 101

Il grande quesito di tutti consisteva nel chiedersi cosa avrebbero potuto provare compagni, staff e tifosi, nel non vedere per la prima volta negli ultimi quattro anni il proprio pointguard nella formazione titolare. Dopo 395 gare consecutive in Nba (l'ultima sua assenza risale addirittura ad una partita di High School), Russel Westbrook è costretto a dare forfait per un infortunio al ginocchio rimediato per uno scontro con Beverley in Gara 2. A rispondere al quesito appena citato ci ha pensato dopo appena 30 secondi di gioco il "timido" Kendrik Perkins, il quale alza il gomito sulla faccia del "wanted, dead or alive" Beverley, prendendosi il primo tecnico della gara. Chiarite le questioni in campo, Oklahoma disputa uno dei primi tempo migliori della sua stagione, surcalssando e dominando in lungo in largo i padroni di casa. Dopo aver iniziato bene anche la ripresa tuttavia, l'orgoglio dei Rockets esce fuori e la partita si riapre quasi magicamente. Una rimonta di venti punti che si concretizza a due minuti dalla fine della gara, quando Garcia regala il momentaneo sorpasso su Okc. Data l'assenza di Westbrook il pallone finisce insistentemente sulle mani di Kevin Durant, il quale sigla una pirotecnica e assai fortunata tripla che riporta i suoi in vantaggio. Delfino ha la possibilità di pareggiare i conti con una corner three alla "spera in Dio", ma il ferro nega l'overtime. Kevin Durant si carica la squadra sulle spalle, portando a termine una gara sensazionale chiusa con 41 punti e 14 rimbalzi. Tra i Rockets non basta la grande prestazione dei titolari, partendo dai 30 punti di Harden, passando per i 21 di Parsons, fino ad arrivare ai 18 dalla panchina di Garcia. Jeremy Lin chiude con soli 2 punti, i quali sommati ai soli 6 di Beverley, lasciano intuire le lacune di questa squadra.

INDIANA PACERS - ATLANTA HAWKS 69 - 90

A testimonianza che nei Playoff Nba nulla può essere dato per scontato, Atlanta riapre una serie che sembrava già stare per finire nel dimenticatoio. Pacers annientati senza se e senza ma di fronte al proprio pubblico, guidati dalla prestazione superba di Al Horford. Il centro degli Hawks chiude la sua gara con 26 punti e 16 rimbalzi, di cui ben 6 offensivi. Smith contribuisce con 14, Teague con 13. Tra le file di Indiana sono le guardie a deludere: Hill riesce a siglare appena 3 punti e Stephenson fa poco meglio di lui con 4. Bene George con 16 e David West con 18, troppo poco Hibbert con 8. La gara che andrà in scena nella notte di lunedì (ore 00,30 italiane) sarà quella decisiva, quella che indicherà in maniera netta l'andamento di questa serie, in vista del passaggio del turno alle prossime semifinali.