L'Italia al femminile manca l'appuntamento con la finale nella Team Sprint olimpica. Brocard e Vuerich, presenti nella seconda semifinale, pagano dazio a nazionali evidentemente superiori. Le azzurre tengono botta in apertura, nelle prime due frazioni la compagine tricolore resta in quota, salvo naufragare al cambio di passo degli Stati Uniti e della formazione olimpica dalla Russia. Nepryaeva e Belorukova forzano il passo, Diggins e Randall replicano. Charlotte Kalla - tradita anche da un bastoncino - non sembra tirata a lucido, ma la Svezia, con Nilsson in chiusura, resta comunque tra le candidate all'oro. L'Italia, come detto, perde contatto e scivola nelle retrovie.
Epilogo favorevole a Diggins, le americane si aggiudicano la prova, mentre la Svezia fa la voce grossa al tramonto ed è seconda. Batteria veloce, ne traggono beneficio anche Russia, Finlandia, Polonia e Francia. Italia ottava a oltre 50 secondi.
Nella prima semifinale, invece, meno equilibrio, la Norvegia, con Bjoergen al lancio e Falla a completare l'opera, stacca da subito la concorrenza. Nessun rischio, gestione dello sforzo, Falla, al termine della sua terza tornata, la sesta complessiva, si ritrova sola sulla retta d'arrivo. Pass acquisito, come per la Svizzera, che sigilla la qualificazione inchiodando in volata la Slovenia grazie a Van der Graaff. In affanno la Germania, considerata all'alba della competizione una possibile variabile. Tempi validi per il ripescaggio per la Slovenia e per la citata Germania.