Dario Cologna si conferma campione straordinario. Lo svizzero domina la 15km in tecnica libera con partenza ad intervallo, aggiungendo alla collezione un altro oro olimpico. Vancouver, Sochi, PyeongChang, sempre nel segno del fuoriclasse elvetico. Dopo un avvio accorto, Cologna prende il comando. Al riferimento dei 6km, il margine è già interessante, undici secondi circa su Holund. Il norvegese è alla testa di un gruppetto di sei atleti in grado di lottare per il podio e perché no per la vittoria. Cologna non placa la sua azione, anzi mira a costruire un cuscinetto di sicurezza. I secondi si accumulano, fino a scollinare oltre i 20. Al km9.8, Manificat, il secondo della classe, paga 23.2. Una leggera flessione del leader, probabilmente una gestione di situazione e sforzo, consente a chi insegue di rintuzzare parzialmente il gap. Krueger si avvicina, a 18 secondi, ai 13.5. Illusione momentanea, perché Cologna mantiene nel tratto conclusivo e conquista il quarto titolo olimpico. 

Krueger è secondo e precede Spitsov. Sotto bandiera olimpica, con un finale di spessore oscura Sundby e lo confina nell'anonimato. In un chilometro e mezzo, Spitsov rifila quasi 8 secondi al rivale. Quinto è Manificat, a lungo argento virtuale ma in calo al tramonto. Sesto Holund, settimo il canadese Harvey. Hellner è il primo svedese, anticipa il connazionale Halfvarsson, per alcuni chilometri nel plotone di testa. Ultima la top ten il finlandese Heikkinen. 

L'Italia si ferma nelle retrovie. Bertolina è quarantaquattresimo, Zelger cinquantanovesimo, Rigoni settantesimo. Ritiro, infine, per Noeckler.