Mikaela Shiffrin manca, sul pendio olimpico, l'atteso bis. Dopo il titolo conseguito nel gigante, l'americana si inceppa nella specialità della casa. In slalom, la fuoriclasse a stelle e strisce termina in quarta posizione la prima discesa. Al via della seconda, la Shiffrin non è dirompente, anzi controlla l'azione, quasi sicura del suo margine. Tra secondo e terzo intermedio, viene sbalzata sull'esterno, si salva ma concede mezzo secondo. La sfuriata finale non evita la seconda casella in graduatoria, alle spalle di Katharina Gallhuber, sorpresa tra i pali stretti. L'austriaca vola e riemerge dalla quindicesima posizione della prima manche. 1:38.68, medaglia di bronzo.
L'oro è di Frida Hansdotter, regolarista svedese. Mantiene sempre il comando degli sci, i movimenti sono essenziali, efficaci. Perde costantemente dalla Gallhuber, ma dalla sua ha un tesoretto utile per firmare l'ascesa al vertice. La Hansdotter relega all'argento Wendy Holdener, regina a metà prova. La svizzera si inchina per 5 centesimi, un'inezia. Detto della Shiffrin, quarta, occorre citare la Swenn-Larsson, quinta e soddisfatta.
L'Italia piazza due atlete in top ten. Chiara Costazza splende nella prima, Irene Curtoni nella seconda. Al termine, la prima è nona e precede di 41 centesimi la connazionale. Rifiniscono la top ten, Schild - settima - e Liensberger - ottava. Manuela Moelgg, dopo l'illusione d'oro in gigante, palesa evidenti difficoltà nello speciale e ultima la gara in ventitreesima posizione. Mai in lotta per le posizioni di rilievo la Vhlova, fuori Duerr - nella prima - e Geiger - nella seconda.
1 7 HANSDOTTER Frida 1:38.63
2 1 HOLDENER Wendy 1:38.68
3 15 GALLHUBER Katharina 1:38.95
4 4 SHIFFRIN Mikaela 1:39.03
5 5 SWENN LARSSON Anna 1:39.61
6 2 HAVER-LOESETH Nina 1:40.16
7 6 SCHILD Bernadette 1:40.18
8 18 LIENSBERGER Katharina 1:40.57
9 9 COSTAZZA Chiara 1:40.60
10 14 CURTONI Irene 1:41.04