Hanna Oeberg, svedese classe '95, si pone al collo l'oro olimpico al termine di un'Individuale ai limiti della perfezione. Da outsider, sigilla una performance notevole per precisione e passo. Quattro poligoni, zero errori. 20/20, corroborato da un'accelerazione perentoria nel quarto giro, utile a disinnescare i tentativi di rimonta di Kuzmina e Dahlmeier. La Oeberg raggiunge così un risultato proibito in passato a più illustri connazionali, mostrando straordinaria maturità a dispetto dell'età. Dopo le ottime cose nella sprint e nell'inseguimento, un ulteriore - netto - passo avanti. Consacrazione definitiva per un'atleta destinata a incidere in modo probante nelle future stagioni. Il pianto liberatorio, lo sguardo incredulo, istantanee di un'impresa. 

Sul secondo gradino del podio - seconda presenza qui a PyeongChang - la slovacca Kuzmina. Partenza sontuosa, margine ampio dopo la prima sessione, la slovacca semina però due sbavature nella zona intermedia di gara e si espone così al sorpasso della Oeberg. Il finale è di livello, ma il recupero è solo parziale. Una manciata di secondi, 24.7 il ritardo. Kuzmina scavalca proprio al tramonto Laura Dahlmeier. La campionessa tedesca, due volte d'oro qui, si inceppa a terra in avvio, poi è una sentenza carabina alla mano. Azzarda anche nel rilascio dei colpi, ma il ritmo, sci ai piedi, non è sensazionale. Non avvicina Oeberg, si concede a Kuzmina. Terza a 41.2. 

Basta per cancellare dal podio olimpico la connazionale Preuss, rivale giovanile di Dahlmeier. Preuss ritrova certezze al tiro, ma paga qualcosa nella componente fondo. Il gap dal vertice si attesta attorno al minuto. Quinta è P.Fialkova, sesta la Hojnisz, donna da grande appuntamento. In casa Italia, spicca la settima piazza di Dorothea Wierer. L'azzurra è eccellente a terra, ma pecca due volte - una per poligono - in piedi. Atteggiamento positivo, forza in apertura di quarto per tentare l'assalto al podio. L'incertezza non cancella una ritrovata competitività. Segnali positivi in vista della mass. Vittozzi è trentaduesima - delusa al termine - precede Runggaldier, trentottesima Gontier. 

Mai in gara Makarainen, tredicesima con tre errori, deraglia nella seconda parte Domracheva, 4 imperfezioni come Eckhoff.