"E' giusto sognare, ma l'obiettivo per cui siamo venuti a Rio è ancora lontano. Gli Usa sono forti, ma noi ci siamo e non ci vogliamo certo fermare qua. Dobbiamo migliorare alcune cose. Ma siamo pronti, la strada è quella giusta. Sto bene, mi mancava ritmo all'inizio poi ci siamo ripresi ed è andata meglio. La caviglia sta bene, il polpaccio così cosi, ma si supera".
Emanuele Birarelli non si accontenta e rilancia. L'Italia della pallavolo sogna in grande, nonostante al cospetto degli azzurri di Chicco Blengini adesso ci sarà l'ostacolo americano. Matt Anderson e compagni, già battuti qualche giorno fa, rappresentano lo spauracchio che domani sera proverà a mettersi sulla strada tra l'Italia e la rincorsa ad un oro ai Giochi Olimpici mai ottenuto. Già, perché l'Italia guarda alle ultime due gare senza nulla precludersi. Giusto godersi il successo contro l'Iran, sofferto ed equilibrato nelle prime battute, senza però dimenticare che l'obiettivo prefissatosi è ancora lontano.
Visibilmente soddisfatto per l'atteggiamento della sua squadra, per la reazione alle prime difficoltà e per il successo, ovviamente, il coach azzurro Gianlorenzo Blengini: "Nel primo set, nonostante la tensione e il nervosismo, siamo stati bravi a mantenere la tranquillità e a gestire i momenti difficili. Questa vittoria è meritatissima. Gli Usa? Sono una squadra dalle grandissima qualità, ma noi vogliamo andare avanti".
Mattatore di serata, ieri, ma del torneo in generale degli azzurri è ovviamente lo zar, Ivan Zaytsev. La felicità per il risultato ottenuto viene subito messa da parte, però, pensando alla fatica da affrontare domani: "Ci siamo tolti questo peso dal groppone: giocando da favoriti, nel primo set la fatica e i fantasmi erano tutti nella testa. Poi ci siamo sbloccati e ora vedo i ragazzi carichi per affrontare gli Stati Uniti".
Simone Buti sulla falsariga dei compagni analizza il match appena concluso prima di voltare per un attimo lo sguardo agli americani: "Sapevamo che non era semplice, che era una partita durissima. Siamo stati bravi ad uscire alla distanza nei momenti cruciali del primo set. Spero che Matteo torni il prima possibile, conta il risultato non chi gioca. Gli USA? Sono fortissimi, sono quadrati e sarà difficilissimo giocare contro di loro. Li abbiamo battuti e possiamo rifarlo".
Una battuta, infine, anche per il golden boy della pallavolo italiana, Simone Giannelli, palleggiatore predestinato classe 1996 che ai primi passi in maglia azzurra si giocherà una medaglia a Rio: "Giocare con i favori del pronostico non è mai facile, hai tutto da perdere. Abbiamo fatto una grande partita contro una signora squadra come l'Iran. Se immaginavo questo risultato? Due, tre anni fa vincevo il campionato regionale, come potevo pensare di essere a Rio. Daremo tutto per coronare un sogno".