Il bilancio della scherma italiana nella spedizione di Rio de Janeiro è di quattro medaglie: un oro di Daniele Garozzo nel fioretto maschile individuale e tre argenti, quello di Fiamingo nella spada donne, quello di Di Francisca nel fioretto donne e quello della squadra maschile di spada. Rispetto alle Olimpiadi di Londra, in cui la scherma italiana trionfò con ben sette medaglie, di cui tre ori, quest’olimpiade raccoglie meno anche perché in rappresentanza minore erano i partecipanti azzurri. Rispetto a quattro anni fa infatti è mancata Valentina Vezzali, il fioretto donne a squadre (oro quattro anni fa) e la sciabola maschile a squadre.

Il bilancio di Rio si può ritenere pertanto sufficiente, nella sua storia la scherma italiana ha saputo dare più soddisfazioni, certo, ma il bottino conquistato non si può denigrare. Deludente è stato il fioretto maschile a squadre, che doveva difendere l’oro di Londra invece non ha centrato nemmeno il bronzo; purtroppo deludente è stata anche la n.1 del ranking mondiale Arianna Errigo nel fioretto, uscita di scena appena agli ottavi di finale. La monzese Arianna era la favorita per l’oro, è stata la dominatrice del recente periodo e probabilmente non ha saputo reggere la pressione cedendo agli ottavi ad una canadese sicuramente meno quotata. Arianna non ha saputo trattenere le lacrime dopo la sconfitta, si potrà rifare a Tokyo, ma la sconfitta sarà comunque difficile da dimenticare: "Questa era l’età perfetta per fare bene - dice la nostra schermita - mi è mancata lucidità, mi sentivo distrutta: se penso che mi alleno un anno per questa gara e al primo assalto avevo il fittone vuol dire che ho sbagliato qualcosa."

Saranno invece soddisfatti Enrico Garozzo, Paolo Pizzo, Marco Fichera e Andrea Santarelli per l’argento conquistato nella spada a squadre maschile. E’ stata l’ultima medaglia conquistata dalla scherma italiana a Rio, arrivata battendo in semifinale i campioni del mondo dell’Ucraina; poi in finale i super favoriti della Francia hanno rispettato i pronostici battendoci 45-31. Contro i campioni olimpici delle ultime due edizioni delle Olimpiadi non c’è stata storia: la nostra squadra è uscita battuta ma comunque a testa alta grazie alle belle prove precedentemente superate (Svizzera ai quarti e Ucraina in semifinale). Peccato infine per Enrico Garozzo che non ha saputo replicare nella spada individuale il grande risultato ottenuto nel fioretto da Daniele: il n.2 del mondo si è arreso al futuro vincitore Park agli ottavi. Dispiace poi che nella sciabola Rossella Fiamingo abbia sciupato l’ultimo atto quando era avanti 11-7 contro l'ungherese Szasz, che poi ha conquistato la medaglia d'oro.

Ricapitolando, un altro oro sarebbe stato ottimo per il nostro bottino, ma purtroppo non è arrivato: la scherma rimane comunque un patrimonio inestimabile dello sport italiano. Giusto per terminare con un dato, delle 198 medaglie d’oro conquistate dall’Italia alle Olimpiadi 48 sono arrivate dalla scherma...