La ventiduesima medaglia italiana della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Rio de Janeiro porta la firma di Rachele Bruni, che si aggiudica l'argento nella gara di dieci chilometri del nuoto di fondo femminile. Per la venticinquenne toscana si tratta del primo podio a cinque cerchi, che la ripaga della delusione patita poco più di un anno fa ai Mondiali di Kazan, quando finì quarta in volata. Stavolta la Bruni non sbaglia praticamente niente, anche se in un primo momento sembrerebbe doversi arrendere allo sprint alla francese Aurelie Muller, mentre l'oro va a una strepitosa Sharon Van Rouwendaal, nuotatrice olandese allenata da Philippe Lucas. Poco dopo l'arrivo la giuria squalifica però la francese a causa di scorrettezze nella volata finale. Bronzo dunque alla brasiliana Okimoto, anche se c'è ancora pendente il ricorso della transalpina. Per il nuoto italiano si tratta della quarta medaglia conquistata a Rio, dopo l'oro di Paltrinieri e i due bronzi di Detti.
La dieci chilometri di nuoto di fondo si disputa al largo di Fort Copacabana, su un percorso disegnato come un pentagono, con virate lontane tra loro. I primi cinque chilometri vedono il gruppo compatto, senza che nessuna delle favorite prenda l'iniziativa. Il primo rilevamento cronometrico ai 2.5 km vede la Bruni tranquillamente in scia alle migliori, con l'ungherese Eva Risztov che prova a fare l'andatura. La gara cambia quando, allo scoccare dei cinquemila metri, l'olandese Sharon Van Rouwendaal produce una progressione che sgrana il gruppo. Alla selezione dell'atleta orange resistono solo Rachele Bruni, la brasiliana Poliana Okimoto e la cinese Xin Xin. L'azzurra non riesce a chiudere il buco che la distanzia dalla Van Rouwendaal, ingaggia un duello con la Okimoto che le fa perdere la traiettoria ideale e si stacca così ulteriormente. Mentre l'olandese vola via grazie a una progressione devastante, la francese Aurelie Muller rientra sulle inseguitrici. La lotta per il podio si fa così palpitante: la Bruni sorpassa la Okimoto e accelera lasciandosi alle spalle una sfinita Xin, ma la Muller resiste e contrattacca negli ultimi metri. Lo sprint per il secondo posto è controverso, la francese si fa avanti a spallate, tocca per prima rispetto alla Bruni ma viene poi squalificata dalla giuria. E' dunque medaglia d'argento per l'atleta italiana, mentre il bronzo va alla brasiliana Okimoto.
Ordine d'arrivo. 1. Van Rouwendaal (NDL) 1h 56' 32"1. 2. Bruni (ITA) 1h 56' 49".5. 3. Okimoto (BRA) 1h 56' 51".4.