E' grande Italia quella scesa in pedana a Rio nel primo assalto del torneo a squadre di Spada. Fichera, Pizzo e Garozzo ribaltano le previsioni della vigilia battendo, con autorità e personalità, il quotato terzetto della Svizzera composto da Kauter, Heinzer e Steffen. Fin dalle prime stoccate non c'è stata contesa, con gli azzurri molto più reattivi e pronti rispetto agli elvetici, che una volta sotto nel punteggio hanno ceduto progressivamente alla frenesia e alla scarsa lucidità. Si spalancano quindi le porte della semifinale per gli azzurri, che sfideranno l'Ucraina. 

Avvio di studio, a rilento, tra Fichera e Kauter. Il primo parziale si chiude con una sola stoccata a bersaglio, quella dell'azzurro che preferisce non affondare dopo il colpo inferto. In seconda e terza battuta Pizzo e Garozzo confermano la buona vena degli italiani, che dilatano il vantaggio prima sul più tre - frutto del 4-2 su Heinzer - e successivamente sul più sette con il siciliano che supera Steffen per sei stoccate a due. 

Il vantaggio tranquillizza gli animi degli italiani, che oltre a gestire il cospicuo bottino, riescono ad approfittare in risposta delle disattenzioni avversarie: Pizzo firma il più otto, prima del 4-0 di Fichera sul malcapitato Steffen che spacca in due la contesa. Garozzo chiude il secondo terzo di gara e rifinisce l'opera infilando altre quattro stoccate ad Heinzer, che rinuncia all'ultimo minuto di gara accontentandosi del 23-9 sul tabellone. 

L'inerzia del match non cambia negli ultimi tre assalti, con la Svizzera che si riversa all'attacco: Steffen porta a casa il primo parziale superando di misura Pizzo (8-6), accorciando sul -12. L'Italia non si deconcentra e con Garozzo rimette quattordici lunghezze di distanza, prima della chiusura affidata a Fichera che fissa il punteggio sul 45-32 finale. 

I risultati dei quarti di finale

Italia b. Svizzera 45-32
Francia b. Venezuela 45-29
Ucraina b. Russia 45-32
Ungheria b. Corea 45-45