Si compongono le semifinali della gara di spada donne a squadre ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Passano i quarti di finale, in ordine di apparizione in pedana, la Cina, l'Estonia, la Romania e la Russia, mentre lasciano la competizione l'Ucraina, la Corea del Sud, gli Stati Uniti e la Francia.

Il primo quarto di finale vede la Cina partire subito forte contro l'Ucraina, anche se Yujie Sun, Yiwen Sun e Xu Anqi non riescono a prendere il largo, rispettivamente negli assalti contro Olena Kryvytska, Yana Shemyakina e Kseniya Pantelyeyeva. Al termine della prima manche, le orientali sono avanti di tre stoccate, e la storia si ripete anche nel quarto assalto, che oppone Yiwen e Kryvytska. 15-11 dopo quattro "match" in favore della Cina, che però subisce il ritorno delle ucraine con Pantelyeyeva che rifila un clamoroso 7-3 alla Yujie e confeziona il pareggio. Nei successivi assalti, però, le cinesi ritrovano il vantaggio, soprattutto grazie a Xu che sconfigge 3-1 la Shemyakina e 5-2 la Kryvytska. Nell'ultimo assalto sono 5 le stoccate di vantaggio per le orientali, l'attacco a testa bassa di Shemyakina contro Yujie non sortisce effetti: è 42-34 per la Cina sull'Ucraina.

Grande tattica e lunghe fasi di studio nel secondo quarto di finale, in cui si affrontano Corea del Sud ed Estonia. Punteggio che non si schioda dopo l'assalto tra Injeong Choi ed Erika Kirpu, mentre Irina Embrich piazza un bel 5-2 su Young Mi Kang. Lam A Shin, però, rimonta e pareggia dopo l'assalto contro Julia Beljajeva che vale la chiusura della prima manche, mentre in apertura di seconda arriva, dopo un altro 0-0 ottenuto dalla Kirpu contro Kang, il 2-0 di Beljajeva su Choi. Il vataggio dell'Estonia sembra consolidato dopo l'assalto di Embrich contro Shin che vale il +3, ma nel settimo assalto arriva il pareggio a quota 17 con la vittoria di Choi Eunsook - entrata in pedana al posto di Kang - su Beljajeva. Sudcoreane clamorosamente in vantaggio grazie a Shin che sconfigge la Kirpu, l'ultimo assalto è al cardiopalma: Embrich sfrutta le debolezze di Choi Injeong e piazza la rimonta: l'assalto finisce 8-5 per l'estone, il punteggio complessivo è 27-26.

La Romania piazza una bella sorpresa, sconfiggendo gli Stati Uniti. Merito soprattutto delle prime due manche, in cui le americane non riescono a piazzare colpi con continuità. Ana Maria Popescu batte per 3-1 Kelley Hurley nel primo assalto, mentre il 4-3 di Simona Pop su Courtney Hurley vale il +3 per le romene. 0-0 tra Simona Gherman e Katharine Holmes nell'assalto che chiude la prima manche, mentre il primo acuto degli U.S.A. arriva in avvio di seconda manche, con Kelley Hurley che batte Pop. Popescu e Holmes chiudono il quinto assalto senza farsi del male, mentre Gherman sconfigge in maniera chiara e limpida Courtney Hurley, regalando quattro lunghezze di vantaggio alla Romania. Serve un miracolo agli Stati Uniti nell'ultima manche, ma le vittorie di Holmes su Pop (2-0) e di Kelley Hurley su Gherman (4-3) servono a ridurre a una sola le lunghezze di divario tra le squadre. Ultimo assalto tutto da seguire, Courtney Hurley dà il massimo ma Popescu riesce a limitare i danni e a pareggiare. È 24-23 Romania.

L'ultimo quarto di finale disputato ha visto l'affermazione della Russia sulla Francia. Il pareggio per 2-2 tra Tatiana Logunova e Lauren Rembi apre le danze, ma sono le transalpine a dimostrare di avere qualcosa di più in avvio: 6-2 di Auriane Mallo su Violetta Kolobova e altro pareggio con due stoccate a testa tra Marie-Florence Candassamy e Lyubov Shutova. La seconda manche si apre con la Francia che allunga sul +5 grazie all'8-7 con cui Mallo batte Logunova, ma dopo un altro pareggio, stavolta per 3-3, tra Lembi e Shutova, arriva la lenta risalita da parte della Russia. Kolobova batte Candassamy 7-5 nell'assalto che chiude la seconda manche, mentre la terza si apre con il 5-4 di Shutova su Mallo. Ancora una vittoria parziale delle russe, il 4-3 di Logunova su Candassamy, consente il riavvicinamento fino al -1 alla vigilia dell'ultimo assalto tra Kolobova e Rembi. La partenza della transalpina è incoraggiante, ma la russa sfodera un ultimo minuto e mezzo da campionessa: l'assalto termina 12-8, la sfida complessiva vede il successo Russia per 44-41.