Sarà Di Francisca-Deriglazova la finale del fioretto femminile a Rio 2016. Ottima prestazione di Elisa che subisce l'irruenza della tunisina classe '88 Inès Boubakri ma, sotto 5-2, rimonta fino all' 8-8 quando, con tutta la sua esperienza, l'azzurra piazza le stoccate decisive per il 12-9 finale. Nell'altra semifinale, Deriglazova straripa ancora una volta schiantando la connazionale Shanaeva, nonostante l'inizio equlibrato, per 15-3.

Ottima prima manche della Boubakri che con attacchi coraggiosi e difesa solida, nonostante le lunghe fasi di studio, sfrutta la tensione dell'azzurra per scappare 5-2, allungando poi con altre due stoccate alla ripresa delle ostilità. La Di Francisca però riprende il controllo della pedana e di personalità, prima nel corpo a corpo e poi con l'affondo lungo trova i due punti del -1. Sfrutta l'onda positiva la campionessa in carica per provare ad attaccare, ma è subito pizzicata dal conttattacco reattivo della Boubakri, brava con la parata e risposta nonostante i piedi al limite della pedana. A 1:40 dalla fine della seconda frazione arriva il primo controllo arbitrale: doppio tocco, punto alla Di Francisca che affonda dopo una fase di stallo, invane le proteste della tunisina che chiedeva il punto per aver appoggiato il fioretto, ma il movimento di Elisa è chiaramente iniziato prima. Telenovela arbitrale che prosegue sul 6-6: corpo a corpo rischiosissimo per entrambe, alla fine si accende la luce rossa, ma ancora una volta secondo i direttori di gara il tocco tunisino arriva dopo quello (non valido) della Di Francisca.
Subito altra sfida nello stretto, con la tunisina costretta spalle al muro che ancora una volta si libera bene: la sua arma però tocca solo il braccio dell'avversaria, luce bianca, non c'è quindi stoccata e seconda manche che si chiude sul 7-6.
 

Incontro di studio anche nella terza manche: prevale la difesa sull'attacco e spesso si sfocia nel corpo a corpo. La Di Francisca tocca in una fase molto concitata, ma arriva il cartellino rosso dell'arbitro a penalizzarla. Quello che poteva essere l'8-6, finisce quindi per essere un 7-7. Ai due minuti dalla sirena finale il punteggio è ancora in parità, la sfida diventa di nervi e l'esperienza olimpica della Di Francisca fa la differenza: attacco micidiale e stoccata per il 9-8, contrattacco sull'allungo avversario ed altro tocco importantissimo sul petto per raddoppiare il vantaggio. Proprio nel momento clou arriva il timeout medico della Boubakri, che lamenta dolore alla parte bassa della schiena e fatica chiaramente a muoversi. Non buone le sensazioni dell'africana, forti fitte che richiedono l'intervento del fisioterapista. Cinque minuti di intervento sui dieci disponibili, con l'atleta che sembra migliorare pur continuando a muoversi con cautela. Al ritorno in pedana però Elisa è implacabile: doppio affondo, miglior posizione dell'azzurra, luce verde e 11-8. Altro doppio tocco a 0:40 dalla fine, ma entrambi le luci sono bianche, nulla di fatto. Alla ripresa delle ostilità è invece il fioretto tunisino ad infilarsi sotto a quello italiano, e dopo il review arbitrale la disputa si risolve in favore della Boubakri. Situazione tesissima negli ultimi secondi, c'è tanta paura, ma tutti gli affondi si risolvono in tocchi non validi. Il punto esclamativo sulla medaglia arriva a quattro secondi dal termine: Boubakri per il tutto per tutto, Di Francisca attentissima a piazzare la stoccata in contrattacco per battezzare il 12-9 che garantisce (nella peggiore delle ipotesi) la medaglia d'argento all'Italia.

La finale dell'azzurra sarà contro Inna Deriglazova, russa classe 1990, che nella sua semifinale ha schiantato la connazionale Shanaeva, già oro a squadre a Pechino 2008. Scontro dominato da Deriglazova, che dopo il primo minuto di stallo ha trovato stoccate con continuità, essendo stata capace di imprimere una vera e propria svolta alla sfida a cavallo della prima pausa, quando il parziale di 7-0 l'ha portata avanti per 8-1. Da quel momento in poi, è stato assolo offensivo della russa più giovane, capace di limitare se non annullare la sua avversaria, trovando la finale con relativa tranquillità sul 15-3. Adesso, però, tra lei e l'oro c'è Elisa Di Francisca, alla ricerca della conferma olimpica dopo la favola di Londra 2012. Per Shanaeva, invece, obiettivo bronzo: sarà in scena nella "finalina" contro Inès Boubakri.