Continua senza sosta la marcia del Settebello di Sandro Campagna nel torneo di Pallanuoto Maschile alle Olimpiadi di Rio 2016. Gli azzurri, dopo le prime due affermazioni, hanno fatto tris battendo il Montenegro per 6-5, controllando nel finale una gara comandata sempre nel punteggio. Nonostante le scarse percentuali con l'uomo in più, l'Italia si aggrappa alla solidità difensiva ed alle parate di un ottimo Tempesti, approfittando della tripletta di Di Fulvio per archiviare la contesa. Adesso sfida alla Croazia per il primato nel girone. 

Campagna sceglie ancora Tempesti tra i pali, preferendolo dall'inizio a Del Lungo. C'è Bodegas dal primo minuto assieme a Gallo, Figlioli, Di Fulbio ed i due Presciutti, con Aicardi che parte dalla panchina.  

Dopo i primi minuti di studio l'Italia, dove il Montenegro fatica tremendamente ad attaccare la difesa a zona a 'M' di Campagna, gli azzurri passano in vantaggio sfruttando la prima superiorità numerica: Gallo, dall'angolo destro, trova il varco giusto. Di contro, le occasioni per i montenegrini vengono respinte da Tempesti e da una difesa arcigna, che permettono a Di Fulvio, dalla parte opposta, di piazzare il break. Ivovic, ad un minuto dal termine, sblocca per i suoi accorciando le distanze da pochi passi, prima della sirena di fine primo quarto. 

Tempesti salva ripetutamente in avvio di secondo quarto sulle offensive degli avversari, superandosi con un colpo di reni sul pallonetto velenoso di Scepanovic. L'Italia, però, non ne approfitta dalla parte opposta, sprecando una doppia espulsione montenegrina prima e la quinta chance con l'uomo in più nell'azione successiva. Le pessime percentuali con l'uomo in più sembrano compromettere la gara azzurra, ma è Christian Presciutti sull'assist di Gallo a spezzare il break negativo in superiorità firmando il 3-1 da pochi passi. La difesa italiana sembra poter reggere alle offensive dei balcanici, ma è Brguljan a pescare il coniglio dal cilindro ed accorciare a due minuti dall'intervallo lungo. Negli ultimi sessanta secondi occasioni per Radovic e Bodegas, che non centrano il bersaglio da posizione favorevole. 

Anche a inizio ripresa il tema del match non cambia, con le difese che prevalgono spesso sugli attacchi. Tanta intensità e tanti errori di misura, nei passatti, sulla pressione avversaria, da una parte e dall'altra. A sbloccare il punteggio, dopo quattro minuti di poche occasioni, è Di Fulvio, che dal centro in superiortà riporta l'Italia a più due. L'espulsione di Gitto consegna l'ennesima occasione ai montenegrini, che non trovano la porta con Janovic. La difesa azzurra è impeccabile anche negli ultimi due minuti, nei quali non concede nemmeno una singola occasione da rete ai montenegrini. 

Il fendente di Misic scuote l'incontro ad inizio quarto periodo: il palo aiuta la conclusione del montenegrino, che carambola sulla linea di porta prima di varcare la linea per il 4-3. L'Italia non si abbatte ed ancora sull'asse Gallo-Di Fulvio confeziona il nuovo doppio vantaggio. La gara si fa improvvisamente scoppiettante e l'ennesima espulsione concessa al centro dell'area azzurra permette a Brguljan di accorciare ancora e mettere pressione agli azzurri. La manovra italiana è però spettacolare, a uomini pari, nel liberare Aicardi al centro dell'area: fallo e calcio di rigore, che Figlioli non sbaglia (6-4) a cinque dal termine. Bodegas e Tempesti mettono fine al botta e risposta di gol, permettendo all'Italia di gestire e rifiatare. Il fuorigioco di Jokic rende vana l'azione in superiorità del Montenegro. Il cinismo di Drasko Brguljan, sulla respinta di Tempesti corta, permette agli uomini di Gojkovic di accorciare, ma la difesa azzurra è ancora perfetta nell'ultima azione.