Tra poche ore scende in pedana per agguantare la medaglia olimpica nel fioretto femminile, ma nelle giornata di ieri Arianna Errigo si è concessa alla penna di Parolo Marabini, inviato della Gazzetta dello Sport a Rio de Janeiro. La Errigo torna alle Olimpiadi dopo Londra 2012, dove ha vinto l'argento, sconfitta in finale da Elisa Di Francisca, ma questa volta è carica e si sente pronta per vincere l'unica medaglia che le manca. “Ho fatto tutto quello che dovevo fare — dice la Errigo — adesso tocca solo a me. So benissimo che si può vincere a tutte le età, ma penso di essere all’apice adesso, a 28 anni. Il mio momento è questo, sono qui apposta. E conta solo l’oro”.
La schermitrice italiana è agguerritissima, ma il rimpianto per il derby di Londra è ancora tanto. “Arrivai in finale, dopo aver battuto in semifinale la Vezzali, al termine di uno degli assalti più belli della mia carriera. Poi ci fu la sfida per l’oro con Elisa che a un certo punto avevo saldamente in mano, ma è andata come sappiamo. Sì, quel giorno ho sprecato una grandissima occasione. Quella sconfitta all’ultima stoccata ha attraversato i miei pensieri ogni giorno di questo quadriennio”. Il tabellone di Rio è però beffardo, infatti le nostre due azzurre si trovano nello stesso lato e lo scontro tra loro potrebbe arrivare in semifinale. La Errigo però non si dice preoccupata per questa eventualità, anzi la snobba: “Non mi faccio influenzare dal tabellone: chi capita, capita. La chiave sono sempre e solo io”.
L'italiana ha poi cambiato il maestro storico, Giulio Tommasini, ed ora ad allenarla c'è Luca Simoncelli, fidanzato figlio d'arte ed ex fiorettista azzurro. L'Errigo rivela che “era venuta meno la fiducia nei suoi confronti. E io, se non mi posso fidare ciecamente di una persona, non riesco proprio ad assorbire nulla, vado in cortocircuito. Luca – dice la numero uno al mondo - all’inizio non voleva prendersi cura di me, perché non è un maestro e non si sentiva all’altezza. Ma io avevo bisogno che lavorasse su altri aspetti”.
L'ultima rivelazione riguarda la paura provata dalla Errigo quando lo scorso anno ha contratto “tre virus in un colpo solo (toxoplasmosi, cytomegalovirus e adenovirus). Ero sempre stanca, avevo febbriciattole frequenti, i linfonodi e la milza ingrossati, quasi due mesi più a letto che in piedi. Non riuscivo a fare nulla, figuriamoci tirare. È stato un periodo frustrante, lo confesso. Qualificarsi per Rio sarebbe potuto diventare complicato, anche perché, senza gara a squadre, l’Italia aveva al massimo due posti e la concorrenza in casa non mancava di certo. Ma per fortuna tutto si è risolto”.
L'appuntamento è quindi per le 13.30 con l'inizio del torneo di fioretto che prevede la finale questa notte all'1.15, sperando che almeno una tra Arianna Errigo ed Elisa Di Francisca sia presente.