Dopo Londra arriva il riscatto: il Giappone riesce a conquistare la medaglia d’oro. Alle Olimpiadi di Rio la squadra nipponica della ginnastica artistica maschile si è imposta, salendo così sul gradino più alto del podio e beffando anche i più favoriti. Arriva l’argento per la Russia, che è davanti alla Cina di quattro centesimi. I Campioni olimpici del 2012 non riescono a difendere il titolo, chiudendo così il concorso a squadre con un bronzo. Deludono gli Stati Uniti, solo quinti e sopravanzati anche dalla Gran Bretagna.

Ottimo l’ultimo esercizio di Kohei Uchimura, che non delude le aspettative: per il super campione, il corpo libero è valso 15.600 punti, confermando così la leadership già forte dopo la prova di Kenzo Shirai (16.133). Con un totale di 274.094 punti, il Giappone riscatta così gli scorsi Giochi Olimpici e precede la Russia, a 271.453. “Solo” un bronzo per la Cina, che non riesce a confermarsi, restando a 271.122. Medaglia di legno per la Gran Bretagna, mentre gli Stati Uniti sono solo quinti, dopo una gara opaca e condita da qualche errore di troppo. In sesta posizione troviamo il Brasile, che precede la Germania, mentre l’Ucraina chiude il gruppo.

Nella prima rotazione non si presenta bene la Cina, che inizia con il corpo libero. Imprecisioni ed esercizi sporchi non permettono alla squadra Campione in carica di partire con il piede giusto. Russia e Gran Bretagna invece si impongono con delle ottime prove, così come il Giappone. È invece più complicato l’inizio per gli Stati Uniti, con l’uscita di pedana di Mikulak, mentre Germania e Brasile balzano in seconda e terza posizione rispettivamente, dietro ad una stratosferica Russia.

La seconda rotazione vede una buona prova del Giappone, costretto alla rimonta. La Russia invece continua a rendersi protagonista di una grande finale. Mantiene la testa della classifica, ma stavolta alle sue spalle troviamo Germania e Gran Bretagna, che sopravanza il Brasile. Più attardato è il Giappone, mentre gli Stati Uniti sembra non riescano a trovare lo spunto per entrare nella lotta per le medaglie.

Come nelle prime due fasi di gara, nella terza rotazione è ancora la Russia a dominare e sembra che non ci sia più spazio per gli avversari. Ottimo l’avvio della squadra russa, che è ancora davanti a tutti, complici anche le difficili rimonte delle avversarie.

Nella quarta rotazione c’è un cambio di tendenza: al volteggio si impone il Giappone, con una grande prova di Uchimura. La squadra del Paese del Sol Levante alle parallele ottiene punteggi altissimi, che permettono di rimontare sulla Russia, fino a metà gara leader incontrastata. Continuano ad inseguire Gran Bretagna e Cina, più staccate e costrette ora a stringere i denti e spingere per non lasciare scappare le due squadre avversarie, ormai lanciate verso le medaglie.

La quinta rotazione vede il Giappone ormai pronto a prendere il comando, grazie alle ottime prove alla sbarra. La Russia cede e stavolta è costretta ad inseguire, mentre è in ripresa la Cina, che alle parallele recupera e ricuce il distacco. La Gran Bretagna perde terreno, mentre Stati Uniti, Brasile e Germania sono ormai lontani e la possibilità di medaglia si riduce al minimo.

Arriviamo così alla sesta rotazione, decisiva per la classifica finale. Il Giappone è al corpo libero e, con i due esercizi di Uchimura e Shirai che rasentano la perfezione, si assicurano l’oro che era sfuggito a Londra quattro anni fa. La lotta è ora tra Russia e Cina per la medaglia d’argento, che va alla squadra che ha dominato fino alla prima metà di gara. Solo un bronzo per i Campioni di Londra, che agguantano una medaglia dopo una difficile finale in recupero. Quarta è la Gran Bretagna, davanti agli Stati Uniti