Prima nottata di medaglie nella vasca del nuoto a Rio 2016 e a brillare, tra tutte le stelle, è Katinka Hosszu. La campionessa magiara aveva preso da tempo di mira l'appuntamento Olimpico e, alla prima occasione, non ha fallito, frantumato il precedente record del mondo nei 400 misti. Accompagnata a bordo campo dallo scatenato e istrionico allenatore-marito, l'ungherese ha riscritto una pagina del nuoto in vasca nuotando in 4'26", dopo aver girato al termine della terza frazione a rana perfino sotto di 5' il precedente primato. 

Una nottata storica, di soddisfazione e gratitudine eterna per Katinka, una stakanovista dell'allenamento che trascorre in piscina quasi dieci ore, tutte di allenamento sfrenato: "Per me la durata dell’allenamento non è importante, è l'allenamento che pianifichiamo ogni giorno a dover essere completo. Dentro e fuori l'acqua. A me piace tantissimo allenarmi, e non mi sembra così che le giornate sono lunghe e durano tanto. Da solido faccio due allenamenti al giorno: circa 6 ore in mattino e 3 ore nel pomeriggio. Solo così posso poi gareggiare a certi standard".

Una gara che porterà a lungo con sè, inevitabilmente, anche se ognuna delle gare, per lei, ha contribuito alla formazione della nuotatrice che è diventata: "Ogni gara per me insegna qualcosa, ne vinco tante ma anche se ne perdo qualcosa aiuta tutto, ogni giorno mi sento più forte. E qui volevo diventare la più forte. Volevo portare il nuoto in un'altra dimensione. Ci sono riuscita".

Puoi dirlo forte, Katinka.