Il cuore dei campioni, nel momento più difficile. Quando tutto sembra apparentemente finito, con la Spagna avanti 8-6 nel punteggio e con l'Italia di Campagna decimata a causa di tre espulsioni definitive e due infortuni, il Settebello si ritrova, ribaltando negli ultimi minuti di gara il punteggio, trionfando per 9-8. Non basta il poker di Molina alla squadra iberica, che deve inchinarsi alle parate miracolose di Del Lungo - fondamentale il rigore neutralizzato a due dalla fine - ed ai gol di Presciutti e Figlioli.
Campagna sceglie l'esperienza di Tempesti tra i pali, al rientro dopo il problema all'occhio, con Aicardi, Presciutti, Di Fulvio, Figlioli e - al contempo - due mancini come Gallo e Nora nel sestetto di uomini di movimento.
Inizio di gara che sembra arridere agli azzurri, che per due volte vanno in vantaggio con Di Fulvio al primo ed al quarto minuto. L'infortunio occorso ad Aicardi toglie certezze e rotazioni difensive agli azzurri, che perdono progressivamente intensità e concedono i gol del pari a Munarriz e, su rigore, al temuto Molina. La squadra di Campagna si perde in attacco, dove fatica con l'uomo in più (1/4) e perde un paio di palloni di troppo a difesa schierata, mentre dalla parte opposta è Espanol a siglare la rete dai due metri per il vantaggio spagnolo sul 3-2 nell'ultimo minuto della frazione.
L'inizio del secondo tempo dell'Italia non è confortante ed il volto corrucciato di Campagna conferma le difficoltà degli azzurri, che con Gallo e Figlioli non trovano la porta difesa da Lopez e difficilmente trovano al centro dell'attacco Bodegas. La Spagna non ne approfitta ed è Presciutti a metà frazione a siglare il pari per gli azzurri raccogliendo da pochi passi la conclusione dalla distanza di Gallo. Gli iberici non demordono e sfruttano al meglio la terza occasione in superiorità numerica: la circolazione di palla è ancora efficace per liberare Espanol che non sbaglia tra le mani di Nora e Tempesti per il 4-3. Il finale è rocambolesco: Presciutti e Di Fulvio - con una doppia superiorità numerica - trovano l'opposizione di uno scatenato Lopez, mentre Molina, ancora dal dischetto, fa più 2 (5-3).
Inizio di ripresa rabbioso degli azzurri, che assediano per un minuto e mezzo gli iberici nella loro metà campo, prima di accorciare con il bolide di Figlioli in superiorità. La Spagna si riprende dopo un paio di errori di troppo in attacco, costringendo gli azzurri ad esasperare la pressione difensiva: è ancora Molina, in doppia superiorità, a siglare il doppio vantaggio sul 6-4. Gli azzurri si innervosicono, soffrendo la fisicità iberica e le espulsioni gravi e definitive di Bodegas e Gitto compromettono ulteriormente le rotazioni di Campagna. Del Lungo - subentrato a Tempesti - tiene a galla l'Italia a fine frazione e infonde fiducia ai compagni, prima che Presciutti accorci firmando il quinto gol azzurro dall'angolo sinistro baciando la traversa.
La rimonta azzurra si completa, di cuore, nel primo minuto dell'ultimo periodo, con Figlioli che indovina l'angolo. Molina non ci sta e risponde prontamente con il quarto gol personale dalla distanza (7-6). Gli azzurri potrebbero crollare sulla conclusione di Espanol, ma Del Lungo salva ancora. Il palo nega il pareggio agli azzurri, prima dell'espulsione di Nora - definitiva - ed il gol dell'8-6 di Espanol che sembrano chiudere definitivamente la contesa a quattro dal termine. Nel momento peggiore l'Italia resta con sei effettivi in acqua, ma il Settebello ci crede ancora e resta aggrappato alla gara grazie ai gol di Fondelli e Figlioli, mentre paradossalmente la Spagna esce dalla gara. Del Lungo si erge a protagonista parando il rigore, il terzo, a Molina - compagno di squadra - prima che Presciutti consegni agli azzurri il vantaggio sul 9-8. La difesa azzurra si arrocca attorno al suo estremo difensore, chiudendosi a riccio nell'ultimo minuto e portando a casa un successo ormai insperato.