L'USOC - United States Olympic Committee - ha annunciato oggi il nome del prossimo portabandiera della spedizione a stelle e strisce nella cerimonia d'apertura dei Giochi estivi di Rio de Janeiro 2016, che è in programma per venerdì 5 agosto allo Stadio Maracanà. Si tratta di Michael Phelps, plurimedagliato nuotatore americano. L'ennesimo riconoscimento per un grande atleta e per la sua strepitosa carriera. Phelps, che tornerà a gareggiare ad alti livelli proprio in occasione della XXXI edizione delle Olimpiadi, è infatti il recordman per quanto riguarda le medaglie vinte ai Giochi a cinque cerchi, avendone collezionate ventidue (di cui diciotto d'oro) tra gare individuali e staffette.

Per lo Squalo di Baltimora quella di Rio sarà la quinta Olimpiade, dopo quelle di Sydney 2000 (all'epoca aveva quindici anni), di Atene 2004, di Pechino 2008 e di Londra 2012. In Brasile Phelps gareggerà nei 200 misti, nei 100 e 200 farfalla come prove individuali, mentre è ancora da verificare la sua presenza in una delle staffette a stelle a strisce. "E' un onore per me essere stato scelto per un evento del genere - le parole del grande nuotatore americano riportate dall'agenzia di stampa Associated Press - sono orgoglioso di poter rappresentare gli Stati Uniti e commosso dal significato del ruolo di portabandiera che mi è stato affidato. A Sydney mi bastava solo far parte della squadra, ad Atene volevo vincere una medaglia d'oro per la mia nazione, a Pechino avevo voglia di fare qualcosa che a nessuno era mai riuscito prima, a Londra volevo fare la storia. Ora voglio invece camminare orgoglioso durante la cerimonia d'apertura, portare la nostra bandiera, rappresentare l'America nel miglior modo possibile e rendere la mia famiglia orgogliosa di me. Stavolta il significato delle Olimpiadi andrà molto oltre il numero delle medaglie che riuscirò a conquistare". Phelps è solo il secondo nuotatore nominato portabandiera degli Stati Uniti nella storia delle cerimonie d'apertura dei Giochi Olimpici. L'unico predecessore dello Squalo di Baltimora è stato infatti Gary Hall alle Olimpiadi di Montreal 1976. Come riportato da Espn, Phelps era stato preso in considerazione per il ruolo anche nelle precedenti edizioni a cinque cerchi, ma aveva sempre declinato l'invito per riposarsi in vista della successiva gara (ventiquattro ore dopo) dei 400 misti.

Quest'anno il fenomeno da Baltimora non gareggerà invece su quella distanza, bensì sui 200, dove ritroverà il connazionale e storico rivale Ryan Lochte. Gara che vede però come favorito il giapponese Kosuke Hagino, cresciuto in modo esponenziale nell'ultimo anno e titolare del miglior crono stagionale in 1:55.07 (contro l'1:55.91 fatto registrare da Phelps ai Trials americani di Omaha, Nebraska). Prova, quella dei 200 misti, in cui hanno velleità di podio anche il brasiliano Thiago Pereira, l'altro nipponico Fujimori e l'australiano Thomas Fraser-Holmes (per l'Italia presente Federico Turrini). Michael Phelps sarà invece in gara nella doppia distanza nella sua specialità preferita, il nuoto a farfalla: nei 100 dovrà superare la concorrenza di un altro veterano delle vasche come l'ungherese Lazslo Cseh, riscopertosi velocista nella fase finale di una carriera irripetibile anche se vissuta a lungo all'ombra dello stesso Phelps e di Ryan Lochte. Nei 100 Phelps è accreditato di una possibile medaglia d'oro, ma dovrà vedersela anche con il connazionale Tom Shields, con il polacco Konrad Czerniak, con il nuotatore da Singapore Joseph Schooling e con i due azzurri Piero Codia e Matteo Rivolta. Nei 200 farfalla il Kid di Baltimora proverà invece a vendicare la sconfitta subita a Londra dal sudafricano Chad Le Clos, ma ancora una volta sarà costretto a far meglio di Cseh, nonchè dell'altro magiaro Tamas Kenderesi e dei giapponesi Daiya Seto e Masato Sakai.