Secondo quanto riportato dalle maggiori agenzie di stampa di tutto il mondo, il Comitato Olimpico Internazionale, ha deciso di non escludere completamente la Russia dai prossimi Giochi di Rio de Janeiro 2016. Decisione attesissima, che è stata resa nota in questi minuti dal presidente del CIO Thomas Bach. 

Il Comitato si è dovuto infatti pronunciare sull'ammissione alle Olimpiadi estive della Federazione russa, accusata dalla WADA, massimo organismo antidoping mondiale, di aver creato negli anni, in particolare dai Giochi invernali di Vancouver 2010 in poi, un sistema di doping di Stato, che avrebbe coinvolto a vari livelli tutte le amministrazioni interessate (il ministero dello Sport e le diverse federazioni). Secondo il CIO "la partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 sarà consentita solo agli atleti russi che riusciranno a dimostrare la propria estraneità, o quella della federazione di appartenenza, ai fatti contestati". In questo modo viene dunque escluso il principio della responsabilità collettiva dei singoli atleti, e recuperato quella della responsabilità individuale, ancorchè con una chiara inversione dell'onere della prova. Secondo i criteri individuati dal Comitato Olimpico, ora sarà dunque necessario rivolgersi alle Federazioni Internazionali delle varie discipline a cinque cerchi, che decideranno dunque della sorte degli atleti russi presenti nella lista della spedizione del proprio paese, annunciata mercoledì scorso. Vicenda che non va confusa con quella relativa all'esclusione dell'intera squadra di atletica leggera esclusa dai Giochi, su decisione prima della IAAF e poi del Tribunale arbitrale di Losanna.