Il CIO prende tempo e sospende la decisione sull'esclusione della Russia dall'Olimpiade di Rio de Janeiro aprendo una formale procedura disciplinare nei confronti delle persone coinvolte nel rapporto Wada. Il duro documento presentato da McLaren sostiene che a Mosca, tra il 2010 e il 2015, ci sarebbe stato un sistematico ricorso al doping con l'aiuto addirittura del governo.
Dunque la conference call dell'Esecutivo del Cio commissaria la Russia senza escluderla dai Giochi, varando una commissione che dovrà esplorare le opzioni legali per bandire eventualmente la Russia da Rio 2016: "Per quanto riguarda la partecipazione di atleti russi alle Olimpiadi di Rio 2016, il Cio dovrà valutare attentamente il rapporto Wada e valutare se la possibilità di un divieto di partecipazione collettivo possa prevalere sui diritti di giustizia individuale".
Intanto il Comitato olimpico attenderà anche la decisione del Tas che giovedì dovrà esprimersi sul ricorso degli atleti russi squalificati dalla Iaaf. La decisione definitiva sul doping di Stato russo sarà presa la prossima settimana.
Per ora la Russia tira un sospiro di sollievo.