L'altro giorno al Palazzo dei Congressi, all'Eur, il Comitato Roma 2024 ha ufficialmente tirato giù la maschera, presentando il progetto legato alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi. In questo grande happening hanno fatto la parte del leone Luca Cordero di Montezemolo, presidente dello stesso comitato organizzatore e Giovanni Malagò, numero uno del CONI.
Il primo ha esordito parlando di questa futura rassegna come della più grande festa nella storia dello sport, esaltando la capacità di ospitalità ed accoglienza del nostro paese. Montezemolo ha proseguito dicendo come lo sport sarà al centro del progetto e avrà la funzione di migliorare la qualità della vita in città per: abitanti, turisti, atleti e le loro famiglie. Sarà un'edizione low cost, con un budget stimato in 2,1 miliardi di euro destinati a: villaggio olimpico, Ibc e main press center, cycling arena, parco naturalistico sede del canottaggio, stadio Flaminio e vele di Calatrava. Ulteriori 3,2 miliardi di euro saranno stanziati per le strutture temporanee, gli aspetti gestionali e organizzativi.
Il secondo ha parlato della realizzazione del nuovo Grande Raccordo Anulare delle Bici di Roma, che misurerà 44,2 km e collegherà le sedi delle gare come: stadio Olimpico (atletica, calcio maschile e femminile), Foro Italico (nuoto, pallanuoto, tuffi), Fori Imperiali (tiro con l'arco), Circo Massimo (beach volley), stadio Flaminio (hockey su prato e rugby a 7), Arco di Costantino (arrivo della maratona), centro città (arrivo ciclismo su strada ai Fori Imperiali), Villa Ada (mountain bike), Tor di Quinto (tiro a segno e a volo), Piazza di Siena (equitazione). Malagò ha proseguito dicendo che la scelta di Tor Vergata come sede del villaggio olimpico è stata fatta dopo un'attenta valutazione da parte del CIO. Il numero uno del CONI ha stroncato sul nascere le polemiche di chi vorrebbe un referendum della città sui giochi, come fatto da Amburgo, facendo un raffronto tra il budget per il 2024, nettamente inferiore rispetto ai 13 miliardi di euro del 2020.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella lettera inviata al Comitato ha auspicato che l'evento olimpico sia volano di crescita economica come lo è stato già nel 1960. Sempre l'edizione del 1960 è stata ricordata da Luca Pancalli come la prima sia olimpica che paralimpica. Il numero uno del CIO Thomas Bach ha sottolineato come le candidature di: Roma, Los Angeles, Bucarest e Parigi ragionino in materia di forward looking, cioè in previsione di quello che accadrà una volta spento il braciere affinchè le strutture non vengano abbandonate. Valentina Vezzali ex fiorettista e parlamentare di Scelta Civica, il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca si augurano che la capitale possa ospitare l'evento.
Nel periodo dei cantieri (2017-2023) si prevede una crescita del Pil della regione Lazio pari al 2,4%, con una media dello 0,4% annuo. Gli stessi cantieri porterebbero 177 mila posti di lavoro in più. Nei dieci anni successivi alle Olimpiadi ci saranno circa 90 mila occupati in più.
Il 13 settembre 2017 sapremo cosa deciderà il CIO. Purtroppo però niente riesce a togliere dalla testa di tanti l'idea che questo progetto a cinque cerchi sia in realtà tanto fumo e poco arrosto. Siamo sicuri che non verranno imposte ai cittadini italiani altre tasse per finanziare il progetto? Come si farà ad evitare il problema della corruzione? Si riuscirà ad evitare il problema dello sperpero di denaro pubblico?