Il futuro dello slalom e la donna più vincente di sempre fra i rapid gates. Mikaela Shiffrin e Marlies Schild ancora una volta l'una accanto all'altra sul podio dello slalom speciale, questa volta nell'occasione più importante: nella gara che assegnava il titolo olimpico. Ha vinto l'americana, che a soli diciotto anni si prende l'Olimpo dopo essersi presa il Mondo sulle nevi di Schladming. La bambina costruita per vincere e dominare sulle nevi di tutto il mondo, ha una fame insaziabile di gloria e dietro a quel suo faccino acqua e sapone ci ha nascosto al grinta e l'esperienza di una veterana. Irriverente e senza timori, Mikaela, nemmeno nei confronti di chi incarna la Leggenda dello sci alpino femminile. Marlies Schild, che sembrava spacciata dopo una prima manche così così, ha piazzato al zampata leonina nella seconda, scalando dalla sesta fino alla seconda posizione per lanciare la sfida alla sua giovane aspirante al trono. Una risalita esaltante la sua, che ha mietuto vittime eccellenti come la sorellina Bernadette, che si stende prima di commettere delitto di lesà maestà in famiglia, la francese Nastasia Noens e le due super campionesse Tina Maze e Maria Riesch, che mancano l'occasione per rimpinguare il loro già ricco bottino. Giusto così, perchè il palcoscenico, nella notte illuminata a giorno dai fari di Rosa Khutor, doveva essere solo per loro due, per la Bambina che vuole diventare Regina e per il Mito che vuole coronare con un titolo olimpico la sua esaltante carriera.
Ne è uscito un testa a testa da brivido, perché Wonder Miki ha risposto buttandosi giù senza calcoli, malgrado il secondo e 34 di vantaggio. Ha danzato con leggerezza fra i pali, ha rischiato di cadere ma si è rialzata e ha portato termine con successo la missione di diventare la più giovane medagliata olimpica nello slalom speciale, soffiando il primato alla nostra Paola Magoni che a Sarajevo girffò l'oro olimpico a 19 anni e 156 giorni.
La parola pressione sembra essere a lei del tutto sconosciuta: ne aveva dato un primo saggio l'anno scorso a Schladming, vincendo un Mondiale alla sua prima vera stagione fra le "grandi", ne ha dato la certificazione oggi. Lo sci alpino femminile ha trovato la sua nuova reginetta, che pian piano sta accarezzando l'idea di allargare i confini del suo regno anche al Gigante e, perché no, tentare la strada del Super Gigante per guardare il Mondo attraverso il grande globo di cristallo.
Mentre la grande Marlies - 35 vittorie in Coppa del Mondo che fan di lei la donna più vincente della Storia in questa specialità - si deve arrendere nuovamente di fronte a un oro Olimpico che sfuma sul più bello: a Vancouver fu Maria Riesch a portarglielo via, qui la sua padawan Mikaela Shiffrin. A cui concede l'investitura ufficiale: "Mikaela merita l'oro non solo per quello che ha fatto qui, ma per la continuità che ha dimostrato", ha dichiarato l'austriaca al termine della gara. Il momento del passaggio di consegne è definitivamente arrivato.