La riscossa del Re. Il quadriennio del Biathlon, da Vancouver a Sochi, ha avuto un solo dominatore. In qualunque format è brillata la stella di Martin. Fourcade si è preso con classe e un pò di arroganza quanto era suo. In quell'inizio pieno di foga e voglia c'era tutta la rabbia del campione in cerca di rivincita. Fuori dal podio nei 10 km d'esordio, campione nell'Inseguimento. Una gara condotta col piglio del padrone. Una prima sessione a terra controllata, poi via in crescendo, sfruttando le debolezze altrui. La differenza come di consueto si consuma in piedi. L'errore al terzo poligono, il primo in piedi, conta poco. La rapidità d'esecuzione e la velocità sci ai piedi formano un binomio perfetto. Il finale è per il pubblico e per lo show. Pugni al cielo, sguardo accattivante, consapevole.
Dietro al numero uno, due carte impreviste. Moravec era atleta da tener d'occhio già alla vigilia, ma a destare impressione è la condotta di gara da consumato attore. Non esagera seguendo il ritmo dei primi e fonda l'Inseguimento sulla precisione in piazzola. Quando gli altri sbagliano, risale. Fino al secondo posto, il primo degli umani. A completare la festa transalpina ci pensa Beatrix. Partito quattordicesimo, in mezzo a un nugolo di pretendenti più accreditati, scompiglia il mazzo e con una sola penalità conquista il bronzo.
Quarto, ai piedi del podio, l'infinito Bjoerndalen. Conferma una straordinaria condizione, con una volata regale che lo lascia a un passo dall'ennesima medaglia, ma è punito dall'eccessiva imprecisione al tiro. Tre errori sono troppi per puntare in alto. Stupisce, in negativo, Svendsen. Mai veramente in lotta per le posizione che contano. Lontano parente del cacciatore di un tempo. Settimo al traguardo, desta sensazioni contrastanti. Vuoto, privo di energie. Un problema in vista staffetta per la Norvegia che deve fare i conti anche con la pessima vena dei fratelli Boe.
Non sorride l'Italia. Hofer e Windisch, in ottima posizione in avvio, sono frenati dal poligono e chiudono diciassettesimo e venticinquesimo. Due errori per Lukas, tre per Dominik. Quarantaduesimo De Lorenzi.
A secco la Russia. Shipulin crolla sugli sci, dopo le due sessioni a terra. Ustyugov rinviene nel finale, ma è solo quinto. In casa Germania invece l'unica luce è Simon Schempp. Sesto, con un errore in piedi che costa il podio
Ordine d'arrivo:
1) Fourcade (0+0+1+0) 33:48.6
2) Moravec (0+0+0+0) + 14.1
3) Beatrix (0+0+1+0) + 24.2
4) Bjoerndalen (0+1+1+1) + 25.9
5) Ustyugov (0+1+0+0) + 36.7