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Per questa sera è tutto. Johnathan Scaffardi e Vavel Italia vi ringraziano per aver seguito la grande pallavolo in nostra compagnia.

Oro Russia. Come previsto. I campioni olimpici diventano campioni del mondo. Non un semplice ammasso di giganti, come in passato, questa nazionale. Un complesso di fuoriclasse, dislocati in ogni dove. Verbov difende tutto, libero stellare. Muserskiy è un totem. Pavlov un artista. L'Italia esce a testa alta, grande nelle difficoltà. Dopo la sconfitta col Belgio, i fantasmi della precoce eliminazione. Invece, con Savani e Parodi in precarie condizioni, la rinascita. Firmata Vettori. Ragazzo prodigio. Il nuovo che avanza. Travica, Zaytsev, Birarelli, i vecchi leoni mettono al collo un altro argento. Finisce 3-1 Russia, con troppi errori al servizio, con una ricezione imperfetta. Beretta paga il palcoscenico, soprattutto gli avversari. Eppure è festa. Anche per noi. L'Italvolley emoziona e rilancia la sfida al mondiale del prossimo anno. Berruto ha forgiato un gruppo. Si parte da qui.

17-25 - Chiude Pavlov! Finisce qui!

15-24 - Ilinykh! Perfetto!

15-23 - Appena fuori il muro di Birarelli! Non è fortunata la nostra nazionale.

14-21 - Fuori Zaytsev! Durissima! A un passo dal titolo la Russia.

14-19 - Grankin miracoloso su Zaytsev e la difesa azzurra guarda il pallone cadere nella propria metà campo. Ingenuità pazzesca. Regaliamo un punto fondamentale.

12-17 - Savani pesta la linea! Per la terza volta! Peccato!

11-15 - Muserskiy sbaglia il servizio. Zaytesev, da opposto, subentra a Vettori.

10-14 - Alza male Birarelli e Vettori non può passare.

9-12 - Si fa sentire Birarelli! Fatichiamo, e non poco, ma siamo ancora in partita. Serve un parziale.

7-10 - Travica di seconda! Settimo punto per lui!

6-9 - Attenzione! Allunga la Russia! Brutto momento azzurro! Errori, gravi, di impostazione.

6-6 - Si riscatta Beretta, dopo il precedente errore.

4-4 - Dormita azzurra, straordinaria difesa russa.

3-2 - Benissimo Savani da seconda linea. Molte imprecisioni ora nel gioco russo.

Difesa e Vettori. L'Italia mostra il carattere, gioca punto a punto, fino al forcing del ragazzo d'oro, che inanella prodezze in serie. Riapre i giochi la nazionale di Berruto. I campioni di tutto si guardano stupefatti, storditi da un ventiduenne che non conosce la paura. Da limitare gli errori al servizio, ben sette in questo set.

25-22 - Siamo ancora vivi! cominciamo a crederci! Sbaglia il servizio la Russia e si chiude il parziale.

22-20 - Savani tiene su Muserskiy, Vettori la inchioda! Spettacolo adesso!

20-18 - Travica per Vettori! Tutti suoi i palloni pesanti!

19-17 - Che palla!!! Vettori!! Una spanna sopra tutti!!

17-16 - Si rivede anche Parodi! Punto importante.

16-15 - Savani!! Torniamo avanti! Il capitano!

15-15 - Apalikov! con conseguente sguardo di sfida! Pessima alzata di Beretta.

14-13 - Muserskiy, a oltre 100 km/h, spazza la ricezione azzurra.

12-11 - Si riavvicina la Russia! Sbaglia Travica, poi picchiano i nostri avversari! Bisogna tenere adesso.

11-8 - Vettori!!! Mani fuori! Gli occhi sono quelli da finale! L'Italia si aggrappa alla partita!

9-7 - Travica! Muro perfetto!

7-6 - Finalmente Beretta! Punto a punto ora.

4-5 - Sempre Pavlov, ma rivedibile il tocco di Travica per Savani.

2-3 - Favolosa copertura di Pavlov e gran punto Russia!

Russia avanti due set a zero. L'Italia paga il black out iniziale. Si riavvicina con orgoglio, trascinata da un super Rossini e dall'ingresso di Savani. Travica scuote i suoi, ma a un passo dall'aggancio, ripartono i campioni olimpici. Parodi ci prova, ma è murato due volte. Ora, spalle al muro, serve il miracolo.

22-25 - Fuori la battuta di Parodi. Non un gran finale di set il suo.

21-23 - Il muro di Birarelli!! Siamo vivi!

20-23 - Parodi attacca una palla difficile e trova il muro. Va via la Russia.

20-22 - Attacca fuori Savani! Era la palla del pari! Berruto interrompe il gioco.

Ancora al tappeto l'illuminazione del palazzetto. Impossibile continuare così.

19-21 - Sbaglia Savani, costretto a forzare al servizio.

19-20 - Vettori in parallela!!!! Mostruoso! Time-out Russia!

17-20 - Si riparte e purtroppo arriva il muro di Pavlov su Savani!

Incredibile! Al Parken si spengono le luci! Incontro momentaneamente sospeso.

17-19 - Passa in parallela Pavlov!

17-18 - Ancora Vettori!! Siamo lì!

15-18 - Fuori Pavlov! Gran battuta di Vettori! Come nel primo set, torniamo in partita, dopo un inizio shock.

13-16 - La rete parla la nostra lingua! Smorza la battuta di Birarelli e la rende imprendibile. Prima ottimo attacco di Vettori, costruito da una perfetta difesa azzurra.

10-16 - Fuori il servizio di Parodi. Più sei Russia al secondo time-out tecnico. Convincente Savani.

8-13 - Sbaglia Spiridonov! Bisogna approfittare delle incertezze dei russi.

5-11 - A segno Savani! Il capitano suona la carica!

3-10 - Muserskiy! Proviamo la carta Savani, ma siamo alle corde.

3-7 - Grande pallavolo! Pavlov la mette giù, ma che difese di Rossini!

3-6 - Tocca la rete Zaytsev, costretto a forzare da un'alzata imperfetta di Travica!

2-5 - Murato tre volte Vettori! La Russia fa paura!

2-3 - Pavlov cerca la finezza, ma attacca fuori. Torniamo subito in scia.

0-3 - Apalikov stronca la ricezione azzurra! Pessimo inizio di set!

Ancora una volta sotto gli azzurri. Russia quadrata e concreta. Inizio in sofferenza, poi partita in equilibrio. Qualche problema in ricezione, risolto nel corso del set. Bene Vettori, in crescendo Zaytsev. Parodi e Beretta per ora sotto allo standard richiesto per l'oro. C'è partita ed è già un'impresa.

20-25 - Russia avanti di un set. Fischiato un fallo a Vettori, che accompagna troppo la palla.

18-23 - Resta aggrappata al set l'Italia! Parodi e Birarelli in tandem murano la Russia.

16-21 - Vettori! Due attacchi vincenti! Meglio adesso la nostra nazionale.

14-19 - In rete la battuta di Zaytsev, ma l'Italia c'è.

13-18 - Doppio muro azzurro. Beretta e Travica! Cuore Italia!

11-18 - Fuori l'attacco di Pavlov. Difficile rimettere in piedi il set, ma bisogna concludere con fiducia per ripartire nel secondo.

8-16 - Un bell'attacco di Zaytsev, prima dell'errore al servizio di Parodi.

6-14 - Muserskiy cancella Parodi! Allungo Russia!

6-11 - Travica! Di seconda! Con lo sguardo della tigre!

5-10 - Chiude Pavlov, ma i problemi azzurri sono in ricezione.

5-8 - Primo tempo di Beretta! Entra in partita anche lui.

4-7 - Meraviglioso Vettori! L'Italia ferma Muserskiy, incontenibile al servizio.

3-6 - Difficoltà Italia! La difesa regale della Russia, qualche incertezza di Travica e l'errore di Zaytsev.

3-4 - Due punti consecutivi di Spiridonov, col solito show.

2-2 - Zaytsev e Muserskiy! Si presentano i pezzi grossi!

1-0 - Parodi! Subito grande volley! Due super difese russe, prima della schiacciata decisiva!

18.00 - Ecco i sestetti. Come previsto c'è Parodi, non Savani. Di là i pericoli si chiamano Pavlov e Muserskiy.

17.55 - Squadre al centro del campo. Inni nazionali.

17.53 - Intanto una curiosità. Il Parken era uno stadio di calcio, adattato per l'occasione a teatro dell'Europeo di volley.

17.48 - Poco più di dieci minuti all'inizio della finale. La Parken Arena di Copenaghen comincia a scaldarsi. Il freddo danese domato dal calore azzurro.

17.40 - Non solo pallavolo. Lo sport azzurro resta con l'amaro in bocca a Firenze. Si è appena concluso il mondiale di ciclismo. Italia ai piedi del podio. Un grande Nibali, sfortunato, cede nel finale, dopo una caduta. Vince, parziale sorpresa, Rui Costa. Battuti i big spagnoli Rodriguez e Valverde.

17.30 - Curiosità per le scelte di Berruto. Difficile vedere Savani titolare, dopo le difficoltà di ieri. Probabile conferma di Parodi in ricezione, per sfruttare la potenza di Zaytsev davanti.

17.20 - Si è giocata intanto poco fa la sfida per il bronzo. La giovane Serbia ha prevalso per tre set a zero sulla coriacea Bulgaria. Partita combattuta, con ogni parziale terminato punto a punto. Resta quindi a bocca asciutta il fenomeno Sokolov, forse il miglior giocatore del torneo.

17.10 - Buonasera e benvenuti alla diretta scritta di Italia Russia (ore 18.00). L'Europeo di volley è giunto all'ultimo atto, di fronte gli azzurri di Berruto e la favorita d'obbligo del torneo. Alla Parken Arena di Copenaghen, in un palazzetto da oltre 13.000 posti, è dentro o fuori. In palio l'alloro più prestigioso.

Un'Italia di cuore e coraggio. Un diesel la nostra nazionale. Il solito set regalato agli avversari, prima della marea tricolore. La Bulgaria parte forte, sfruttando le incertezze di casa Italia. Savani, tornato titolare, mostra la ruggine di giorni passati a mordere il freno, guardando i compagni. Vola via così la squadra del fenomeno Sokolov. 8-2 al primo time-out tecnico, 25-19 alla fine. Zaytsev stenta in ricezione e lascia il posto a Parodi, altro acciaccato di lusso, ma cambia poco. Berruto trova il giusto mix nel secondo parziale. Dentro lo Zar, stavolta nel suo ruolo, Parodi a respingere gli assenti di Nikolov e Sokolov e Savani sacrificato alla causa. Rinasce l'Italia. Cresce di testa e di braccio. Infila tre parziali perfetti, segnati dalle urla di Beretta, dalla spavalderia di Vettori e dai muri di Birarelli. Come cullati da un sogno europeo, ritroviamo fiducia e gioco. Annulliamo i punti di forza dei nostri avversari e serviamo un tris perfetto. 25-22, 25-15, 25-22. Finale, per l'oro. Oltre le aspettative, oltre la realtà.

Poco prima dell'Italia era scesa in campo la Russia, contro la Serbia, per la prima delle due semifinali. 25-19, 24-26, 25-23, 25-15, questi i parziali. Onore a Nikic e compagni, capaci per tre set di giocare alla pari con i ragazzi di Voronkov. Sotto di sei la Serbia strappa il secondo set e resta in partita anche in quello successivo. Poi sale in cattedra Pavlov e la partita prende la direzione attesa.

Vediamo intanto le parole di Birarelli, dopo la semifinale con la Bulgaria. Capitano in campo, viste le difficoltà di Savani, il più esperto di questa giovane nazionale, ha risposto presente.

Lo aveva detto Berruto di credere in questa Nazionale. Non una nazionale sperimentale, una nazionale di uomini. Gente capace di uscire da situazioni intricate. Un gruppo. Un insieme aldilà delle individualità. Ecco la sua felicità dopo la finale conquistata. Parole di orgoglio. Parole vere.

La favola azzurra ha il volto di Thomas Beretta. Capello spettinato, barba incolta, grinta da vendere. Le braccia protese oltre il muro, a sbarrare la strada ai campioni di questo sport. Spavaldo, ma umile. Grande nel suo saper essere piccolo. Lui, nato nella Sisley, una carriera onesta in A-2, tra Mantova e Milano, approdato al grande volley in occasione della World League di quest'anno. Conta il curriculum, ma fino a un certo punto. Oltre la carriera, c'è l'attimo. La capacità diessere pronti. di esplodere, quando si è chiamati in causa. Ecco perchè il sogno azzurro ha il volto sbarazzino di ragazzi sconosciuti. Beretta, Vettori, a voi. Noi sognatori a occhi aperti, ci affidiamo alla magia di mani segnate dal destino.