Una partita difficile e lo svizzero la gioca non alla sua maniera. Dal 2011 manca il trofeo di Maestro, ma stasera il giovane austriaco ha dimostrato un bellissimo tennis e un talento da seguire. Thiem non è mai un avversario facile e lo ha molte volte dimostrato, soprattutto con campo veloce come quello di Londra. Roger ha perso la partita da solo: l'elvetico è apparso distratto, agitato e nervoso e con Matteo Berrettini sarà un dentro o fuori importante. 7-5 7-5 i parziali e una sconfitta in un'ora e mezza di gioco da fare accapponare la pelle ai tifosi del Re. Il primo set parte male con lo svizzero sotto 2-0, rimonta e tiene il servizio fino all'undicesimo game con il break decisivo di Thiem. L'austriaco dimostra di avere un tennis lineare, fatto di colpi perfetti, fa giocare Federer sulle gambe e in modo veloce con contropiedi letali. L'elvetico non risponde presente mai sul servizio del suo avversario e conferma una partita negativa. Nel secondo set, la musica non cambia: equilibrio fino all'undicesimo game e break decisivo per Thiem dando un 40-0 a Federer parecchio doloroso. Roger salva uno dei due match point, ma poco importa e poco cambia: lo svizzero fatica davvero troppo, la prima di servizio non entra, molte palle di diritto fuori dal campo e certe stecche alla Fognini senza senso e che sono apparse solo nervosismo e basta. Thiem rischia di essere la sorpresa positiva di queste Finals: giocatore poco conosciuto ai più, ma da seguire in ogni partita: ha un bel gioco offensivo e può confermare la sua immensa forza e potenza.

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