Giovedì dedicato al tennis femminile a Flushing Meadows. Sull'Arthur Ashe, in sessione serale, sono in programma le due semifinali. Ad attrarre i riflettori è la regina del circuito, Serena Williams. L'eterna fuoriclasse di Saginaw resta, a quasi 37 anni, il riferimento principale. Da mamma, Serena sfida in data odierna Anastasia Sevastova. Nel '99 la prima vittoria all'US Open, oggi va a caccia dell'ennesima finale - sei nel complesso i successi da queste parti, l'ultimo nel 2014. Un palmares senza uguali, una personalità in grado di spostare l'ago della bilancia. La minore delle sorelle Williams sbarca con un carico di fiducia forgiato dal cammino senza macchia. Un solo set concesso lungo la via, all'estone Kanepi a livello di ottavi. Performance devastante al 3T con Venus, replica d'autore ai quarti al cospetto di Karolina Pliskova. Approccio alterno, perentorio ritorno dal 24 per sigillare un'affermazione di spessore contro una top ten. 

Non ci sono precedenti tra Williams e Sevastova, difficile però non identificare l'americana come logica favorita. Serena insegue la seconda finale slam dell'anno - KO a Wimbledon per mano di Angelique Kerber - la Sevastova punta invece a trionfare sul cemento dopo le affermazioni conseguite su terra e erba nella corrente annata. La lettone è piacevole scoperta a questo punto della competizione, una variabile da tenere in considerazione. La pressione alberga ovviamente altrove, la tennista di Liepaja ha poco da perdere. Tre set per domare all'esordio la Vekic, un braccio di ferro continuo per nobilitare la candidatura. Il primo assolo di livello con la Svitolina, ai quarti colpo con Sloane Stephens, la campionessa in carica. 62 63 per vendicare il tonfo di Montreal.

L'incontro è in agenda non prima dell'una italiana, diretta come di consueto su Eurosport.