La caduta di Angelique Kerber - progressi evidenti, almeno a livello mentale, per la tedesca - spiana la strada a Simona Halep. L'affare n.1 si restringe a due unità, la rumena appunto e Karolina Pliskova, fuori da alcuni giorni dal contesto londinese. La Halep deve vincere per balzare al comando della graduatoria femminile, altrimenti spazio alla ceca. Un ulteriore elemento giunge quindi ad infiammare l'incontro odierno. Seconda partita femminile sul centrale, la ragazza di Constanta sfida la padrona di casa, Johanna Konta.
Due precedenti, entrambi sul cemento, tra le due tenniste. A Wuhan, due anni fa, sigillo in tre set della Konta, la replica in stagione, a Miami. Parziale d'apertura per la Halep, poi ritorno britannico. Confronti in costante equilibrio, difficile identificare una favorita in senso assoluto. La Halep ha un tennis consistente, non ama particolarmente l'erba, è sul rosso che riesce a sfoderare le sue straordinarie qualità di resistenza, eppure vanta ai Championships una semifinale nel 2014 e un quarto lo scorso anno. Di contro, la Konta è alla prima cavalcata di successo, dopo quattro eliminazioni al primo turno e il secondo turno 2016. Per caratteristiche, il gioco potente di Johanna si abbina alla grande al verde. Quarto torneo nel 2017 su questo terreno, finale a Nottingham con la Vekic e semifinale ad Eastbourne, ritiro prima dello scontro con Karolina Pliskova. Campanello d'allarme poi rientrato, la Konta è fisicamente in palla.
Qualche indicazione dal cammino di Konta ed Halep. Snodo cruciale al secondo turno per la nativa di Sydney, braccio di ferro con la Vekic, risolto 10-8 al terzo. Agli ottavi, poi, nervi saldi con la Garcia, scatto felino al tramonto, 64 nel parziale decisivo. La Halep, invece, vanta un ruolino senza macchia, 8-0 il conto set, significativa l'ultima vittoria con la Azarenka, giocatrice sì al rientro di recente, ma comunque difficile da piegare sull'erba. Tie-break perfetto e secondo parziale di assoluto controllo, un attestato importante in vista del rettilineo conclusivo.
Lo spartito è chiaro, la Konta ha colpi pesanti, definitivi, un tennis d'offesa che va ad impattare sul muro della Halep, straordinaria nel ribaltare lo scambio, nel prolungare la fatica. L'apporto del pubblico, una corona idealmente appesa sul centrale, motivazioni extra da cui trarre ristoro, o a cui rendere conto.