Andreas Seppi vede interrompere al secondo turno la propria corsa nell'edizione 2017 di Wimbledon. Per il tennista altoatesino è arrivata infatti una sconfitta in tre set, severa nel punteggio visto quanto si è visto in campo, contro il sudafricano Kevin Anderson, il quale conferma i favori del pronostico e porta a casa un successo prezioso in chiave avanzamento nel Major londinese. Come detto, la sconfitta partorita per il giocatore di Bolzano è eccessiva nel passivo, anche perchè Andy ha avuto il margine per portare a casa almeno un set, in particolare il secondo portato al tie-break, ma alla fine la maggiore concentrazione e solidità del suo avversario nei momenti decisivi ha decretato una battuta di arresto prevista ma severa. Quanto ad Anderson, il suo cammino nei Championship proseguirà al terzo turno con la sfida contro una delle più grandi sorprese di questo inizio di torneo, ovvero il belga Ruben Bemelmans, proveniente dalle qualificazioni.
Com'è spesso accaduto fin dall'inizio della sua carriera, l'inizio della partita è deficitario per Seppi, il quale cede la battuta dopo aver subito una striscia di otto punti a zero da Anderson. D'altro canto, e non potrebbe essere altrimenti, la partenza del giocatore sudafricano è molto buona, visto anche il suo rinnovato feeling con i campi in erba di Wimbledon che gli consentono di mantenere alte percentuali al servizio ma anche la possibilità di giocare con pesantezza e profondità in risposta. In ogni caso, Andreas dimostra di aver immediatamente superato l'inizio critico, ma al tempo stesso non riesce a crearsi una chance per poter rientrare in corsa per la vittoria nel primo set. Un set che fila via abbastanza veloce, considerando che dopo il break del secondo gioco sono arrivati solamente tre punti per il giocatore in risposta. Due di questi vengono conquistati da Anderson, il quale mantiene i propri turni di battuta con facilità e non consente rientri a Seppi: si chiude dunque sul 6-3.
L'equilibrio resta invariato anche nel secondo set, con Seppi che prova ad essere un po' più incisivo in risposta, oltre ad aver trovato ormai percentuali di tutto rispetto quando è lui a servire. Anderson, dal canto suo, prova a sfruttare sia il vantaggio acquisito con la vittoria del secondo set, sia le proprie doti che ben si spostano con la superficie. Andreas annulla una palla-break in avvio di parziale, poi diventa quasi perfetto al servizio, anche se continuano a non arrivare per l'altoatesino occasioni per andare lui ad insidiare la battuta del sudafricano. Anderson prova ad alzare ancora il proprio livello di pericolosità in risposta, e nel nono game prova ancora una volta a strappare la battuta a Seppi, che però reagisce in maniera positiva e tiene lontano il pericolo. Così, l'unico modo che l'altoatesino ha per provare a vincere il set si chiama tie-break, ma il game decisivo inizia male per lui, ovvero con un mini-break conquistato dal sudafricano. Dopodichè, l'equilibrio che si è visto per tutto il set lo si vede nei punti successivi: chi serve porta a casa il punto, tutto fa gioco di Anderson che chiude per 7-4.
Con ben due set da recuperare, la montagna da scalare per Seppi è decisamente alta e ricca di insidie, anche se l'impressione in avvio di secondo set è quella di un Andreas un po' più incisivo in risposta, complice anche un Anderson che inizia a sbagliare qualche colpo di troppo. Tuttavia, l'incisività del sudafricano in risposta è maggiore rispetto a quella dell'azzurro, che nulla può nel quarto gioco quando arriva la prima palla-break del set: Kevin la sfrutta, e si porta poco dopo sul 4-1, ipotecando così la vittoria del parziale e della partita. Nonostante il larghissimo vantaggio acquisito, Anderson non cala di intensità, di concentrazione e di pesantezza dei propri colpi, il che rende la missione per Seppi ancor più difficile di quanto non sia già. Andy non riesce a giocare punti sul servizio del suo avversario, il quale resta solido e porta a casa con merito e con una grande prova andando a chiudere sul 6-3 il terzo set.