Federico Ferrero ci apre le porte del suo mondo, ci esplica le sue idee ed i suoi pensieri riguardo a fatti recenti e non. Da Lopez al discorso azzurri, dalla Kerber alla coppia Murray - Djokovic. Ecco le sue parole rilasciate al nostro portale
Finale a Stoccarda e titolo al Queen's, sigillo più importante della sua carriera. Dove può arrivare questo Lopez a Wimbledon?
"Lopez ha sulla sua strada Djokovic, sono molto felice che abbia vinto al Queen's perché già nel 2014 avrebbe meritato. Non lo vedo troppo avanti nel torneo, visto il sorteggio."
La Next Gen prova a farsi strada. Tanti nomi, da Shapovalov a Medvedev, passando per i vari Khachanov, Rublev, senza contare l'ormai navigato Zverev e l'incognita Kokkinakis. Chi – secondo te – può ambire alla top 10?
"Ho dei dubbi su Kokkinakis perché si fa male troppo spesso e su Rublev perché sembra non dare tutto ciò che dovrebbe alla causa del tennis. Shapovalov mi piace moltissimo ma è leggerino, deve irrobustirsi."
In contrapposizione ai giovani, c'è la combriccola dei tennisti navigati. Federer e Nadal stanno monopolizzando il 2017, ma oltre a loro ci sono i vari Muller, Lopez e Karlovic che stanno vivendo il miglior momento della loro carriera. Sintomo di come l'età media sia aumentata?
"Che l'età media sia aumentata è un fatto. non ci sono mai stati tanti over 30 tra i primi 10 e i primi 100. Si arriva più tardi ai massimi livelli e, con alimentazione e scienza negli allenamenti, si dura più a lungo."
La sua inchiesta sul tennis femminile in Italia, uscita un paio di mesi fa sulla rivista “Il Tennis Italiano” (consiglio vivamente la lettura). Puntando la lente d'ingrandimento sull'ATP, ripone fiducia nei giovani azzurri?
"Non troppa, se si parla di future stelle. Nessuno dei giovani italiani diventerà un top 10, ragionevolmente. Mi fa piacere che in parecchi si siano avvicinati a una classifica che permette di entrare negli Slam: ormai è diventato quello il discrimine tra chi ce l'ha fatta e chi vivacchia.
La gravidanza di Serena Williams ha dato il via ad una bagarre serrata per la 1° posizione. Nessuna – però – sembra davvero pronta per stazionare a lungo sul trono. Qual è il suo pensiero in merito.
Penso che la Wta stia vivendo un momento di crisi profonda: mancano personaggi, manca qualità, l'unica controparte è l'incertezza. Non è solo questione di Serena: leggere le top 10 di oggi e confrontarle con quelle di 15 anni fa, intristisce.
Finora, un 2017 da dimenticare per la Kerber. A cosa è dovuta l'involuzione della tedesca?
"La Kerber non è una giocatrice che possa fidarsi del suo tennis se fisico o mente non sono al massimo. Per essere una numero uno non ha autosufficienza: deve essere aiutata dai guai delle altre, e lei stessa non riesce a mantenere il suo standard per tutto l'anno. E una leader posticcia, sintomo del malessere della Wta."
Il tracollo di Djokovic e Murray. Il serbo è in rottura prolungata da più di un anno, Andy sembra accusare le fatiche dell'anno scorso. Potrebbero riscattarsi a Wimbledon?
"Murray può riscattarsi a Wimbledon, credo che da ora in poi il suo 2017 andrà meglio di quanto non sia stato finora. Djokovic lo vedo ancora lontano: la sua è una crisi esistenziale, per sua stessa ammissione. Crisi nel senso etimologico, cioè momento di scelta: ha cambiato le sue priorità, non è più un ragazzo assatanato che darebbe il sangue per vincere ogni punto e che viveva unicamente in funzione del successo nel tennis. Non so se riuscirà a tornare ai suoi massimi livelli."
Ringraziamo Federico Ferrero per la sua disponibilità.