Simona Halep impiega un'ora esatta per raggiungere i quarti di finale. L'ostacolo Suarez si rivela più morbido del previsto e la rumena si impone con periodico 61. Il set d'avvio si spezza nella sua fase iniziale. Nel corso del secondo gioco, la Suarez, avanti di un 15, incappa in un doppio fallo e sulla palla break - dritto vincente della Halep - perde poi il controllo del colpo. La seconda rottura, a zero, certifica il dominio della vincitrice di Madrid ed è il preambolo al primo 61. Poco cambia nel secondo, almeno a livello numerico. Dopo l'iniziale scambio di break, la Halep piazza la stoccata sfruttando la seconda opportunità. La Suarez ha alcune occasioni per accorciare, ma pecca in lucidità, mentre la Halep continua a spingere, come dimostrano i 19 vincenti del secondo parziale. Cinque giochi consecutivi e striscione del traguardo.
Ai quarti, rivincita con la Svitolina, dopo l'amara finale romana. L'ucraina rischia il capitombolo e si impone in tre set sulla sorpresa Martic. La croata parte con il giusto piglio e strappa per prima il servizio all'avversaria, salendo 32. L'immediata risposta della Svitolina non contagia le certezze della Martic, pronta a replicare con il secondo break e a sigillare il set, 64. Nel secondo, si assiste a un'inversione di tendenza, perché la Svitolina arma il braccio e riesce ad acquisire un pizzico di fiducia. Strappa sul 42 e pilota al traguardo il parziale. Si giunge così al terzo ed è un'altalena di emozioni. La Svitolina continua a faticare, preda delle soluzioni della rivale, sprofonda nel sesto game e consente alla Martic la fuga fino al 52. Decisivo il nono gioco, la Martic, pallina alla mano, zoppica, tre errori e la Svitolina accorcia e poi impatta. 55, e a seguire ulteriore rottura, decisiva. 65 e 75 naturale, sospiro di sollievo.
Halep - Suarez Navarro 61 61
Svitolina - Martic 46 63 75