Dopo gli Australian Open, Roger Federer festeggia l'impresa anche nel primo Masters 1000 della stagione: ad Indian Wells, è lui a sconfiggere il connazionale Stan Wawrinka per 6-4, 7-5. Un match abbastanza tirato ma rapido, con Roger capace di dettare sempre il ritmo: nel primo set, è il decimo game quello della svolta, quando l'elvetico trova il break sostanzialmente alla prima occasione utile. Nella seconda frazione, invece, il Re abbassa leggermente il livello, perdendo il polso della prima di servizio, ma lo stesso fa Stan: break e contro-break iniziali, tanti game i vantaggi, è ancora un guizzo finale a regalare punto, partita, incontro e titolo al trentacinquenne campione di Basilea. Andiamo a rivivere insieme l'incontro.
Dopo la lunghissima attesa per la fine della battaglia della finale femminile, finalmente i due connazionali si vedono in campo attorno alle 22.40 italiane, sotto il sole statunitense: completino verde-nero per Roger, sgargiante accostamento tra celeste e fucsia per Stan.
Al servizio parte Federer, subito in velocità di crociera: tre vincenti per chiudere il game iniziale lasciando l'avversario a 15. Dall'altra parte, invece, ha la meglio la profondità dei colpi di Stan. Dopo pochi minuti, si cambia ancora campo sul 2-1. RF arriva di nuovo ai 30, ma ancora la potenza dell'avversario ha la meglio, in una fase iniziale senza alcun sussulto. Il primo spiraglio arriva sul 3-2: Wawrinka è bravo a tirare fuori dal cilindro tre servizi vincenti consecutivi per risalire da 15-30. FedEx, invece, continua a scivolare sul velluto quando è lui a partire con la palla in mano: altro turno senza punti per l'avversario, è 4-3. I due continuano a dare spettacolo, tra lob millimetrici e sassate ad un pelo dalla linea, seguendo sempre lo stesso copione: se Roger mette i piedi in campo, il punto è quasi sempre suo, quando invece è Wawrinka a frustare dal fondo il campionissimo fatica. È il caso dei due punti consecutivi che portano il match su un pericoloso 4-4, 30-30, ma come al solito sono due battute vincenti a portare avanti Federer.
La stessa situazione, a parti invertite, si presenta però nel game successivo, ed è qui che arriva lo scambio più lungo del match: RF corre, sbraccia e pizzica il dritto del connazionale col back basso: palla lunga, 30-40 e prima occasione della partita. La palla break/set è ancora uno scambio alla morte, in cui uno viene graziato dal nastro e l'altro dalla combo stecca-riga: alla fine, un altro errore di dritto tradisce Stanimal, è 6-4 dopo appena ventinove minuti di match.
L'orgoglio è però una delle caratteristiche principali del picchiatore da Losanna, che lo dimostra subito: tre palle break, guadagnate con altrettante soluzioni vincenti, in apertura di secondo set. Annullate le prime due, Federer perde totalmente il rovescio in corsa e paga caro un gioco in cui non è riuscito ad infilare neanche una prima di servizio. Il game successivo è un fare-e-disfare tutto targato Stan The Man fino al 40-40: Federer sale di livello mettendo i piedi in campo con tocchi magistrali, l'altro risponde picchiando di rovescio, ed alla fine ha ragione lui: 2-0. Il Re però tiene la scia, regalando anche il punto più bello del torneo - dritto di controbalzo e stop-volley tagliata in avanzamento - per portarsi sul 2-1. Ed ecco che Wawrinka sbaglia tutto nel quarto game: due non forzati di rovescio, altrettante improvvide discese a rete. La prima non viene punita, la seconda si, ed il passante lungolinea di Roger vale l'aggancio nel punteggio. A quel punto il Re non ha problemi a salire 3-2, trascinando poi ancora una volta ai vantaggi il servizio del suo avversario. Arriva l'ace, scampato il pericolo di break, cambio palle sul 3-3. Ancora punto a punto, si veleggia fino al 4-4, quando finalmente Roger porta a casa un servizio a zero. In risposta, però, il fenomeno di Basilea fatica a tenere il rovescio e non riesce ad essere incisivo. Il set torna in bilico sul cinque pari, ma Wawrinka spreca due ribattute consecutive (di cui una sulla seconda di servizio) e concede il gioco dopo essere arrivato al 30-30. Dalla padella alla brace, dopo appena un minuto è Federer ad arrivare a due punti dal break che vorrebbe dire titolo: il tentativo di chiudere il lungo scambio col dritto non viene accolto, ma RF si incolla alla riga di fondo e provoca due errori dell'avversario. Il match point è un capolavoro elvetico: risposta in top spin di rovescio, doppio dritto che spedisce Waweinka sul telo a fondo campo, voleé vincente ed esplosione di gioia per il novantesimo titolo di una carriera inarrivabile. A trentacinque anni, Roger Federer trionfa per la quinta volta ad Indian Wells, portando a casa il primo Masters 1000 della stagione.