Cresce Serena Williams. A Melbourne, l'ex numero uno risolve la pratica Gibbs senza tentennamenti. Due set di rapida soluzione, una conferma dopo l'avvio positivo con Bencic e Safarova. Nella giornata odierna, la minore delle sorelle Williams si dimostra come di consueto letale al servizio, pronta a chiudere a rete le aperture create da una battuta centrata. La Gibbs, presa a pallate sulla riga di fondo, non ha la consistenza giusta per opporre resistenza, naufraga quindi ben presto. Un unico piccolo passaggio a vuoto per Serena, in chiusura di match. Una concessione naturale, con la partita in cassaforte. 61 63, questo il punteggio conclusivo.
A livello di ottavi, incrocio interessante, perché la fuoriclasse d'America deve fronteggiare una Strycova versione extra-lusso. La ceca - dopo la semifinale a Sydney - si conferma estremamente solida e sulla Margaret Court Arena chiude la corsa della transalpina Garcia. Al dominio ceco del set iniziale, fa seguito un maggior equilibrio, ma sul 55 arriva la scarica, decisiva, della Strycova.
Desta sensazione, ancora una volta, la facilità di tennis della Konta. Vittoria - consecutiva - n.8, la terza qui a Melbourne. Caroline Wozniacki - da mesi una delle giocatrici più in forma del circuito femminile - raccoglie le briciole, inerme al cospetto di una giocatrice al momento intoccabile. Il conto dei vincenti illumina la partita, 31 a 6 per la Konta, perfetta nel non concedere alcuna palla break alla Wozniacki. Fendenti potenti e precisi, un tennis martellante, gradevole. 63 61, punizione severa.
A completare il quadro della notte, l'uscita della sesta testa di serie, Dominika Cibulkova. Non una sorpresa, data la Cibulkova di inizio stagione. Terza L del 2017, dopo quelle con Cornet e Bouchard. La slovacca procede a strappi, non ha ancora la fluidità della passata annata. Fatale, alla Cibulkova, è il terzo turno con la Makarova, giocatrice d'esperienza, non più quella degli anni d'oro, ma comunque ancora temibile. La Cibulkova si aggrappa al suo indomito carattere e prolunga al terzo la partita, ma sono troppi gli errori - 18 solo nel terzo set - per pensare di uscire con un successo dalla Rod Laver Arena. 62 67 63.