Archiviata la lunga stagione sul cemento nordamericano, quest'anno arricchita dalla splendida parentesi olimpica di Rio de Janeiro, il grande tennis maschile è pronto a rituffarsi nelle sfide di Coppa Davis. Nel week-end (dal 16 al 18 settembre) sono infatti in programma le semifinali, che vedranno impegnati anche i campioni in carica della Gran Bretagna, in campo a Glasgow contro l'Argentina di Juan Martin Del Potro. Interessante anche la seconda semifinale, di scena a Zadar, dove la Croazia proverà a sovvertire il pronostico contro la più quotata Francia di capitan Yannick Noah. Ben otto invece gli spareggi playoffs per rimanere o rientrare nel World Group, con nazionali di prestigio e tradizione come Australia, Spagna, Germania e Svizzera.
Presso la Emirates Arena di Glasgow (veloce indoor) la Gran Bretagna proverà a tornare in finale un anno dopo il trionfo di Gand. Superate Giappone e Serbia, gli uomini di Leon Smith si affidano ancora ad Andy Murray contro l'Argentina del capitano Dani Orsanic, che nel turno precedente ha eliminato l'Italia a Pesaro. Per l'Albiceleste occhi puntati su Juan Martìn Del Potro, che contro lo scozzese ha recentemente perso la finale olimpica, ma anche su Federico Delbonis e Guido Pella, con quest'ultimo in grado di giocare anche in doppio. Per i padroni di casa c'è ora l'imbarazzo della scelta nell'individuazione del secondo singolaristi: per anni orfani di un'alternativa credibile a Murray, i britannici possono adesso contare sia su Kyle Edmund che su Daniel Evans, entrambi a ridosso della top 50 della classifica Atp. In doppio Leon Smith schiererà sicuramente Jamie Murray, fratello di Andy e specialista della disciplina.
Si preannucia rovente anche la semifinale della Kresimir Cosic Hall, Zadar (veloce indoor), tra Croazia e Francia. I balcanici sono reduci dalla grande rimonta contro gli Stati Uniti a Portland, trascinati da Marin Cilic e Borna Coric. Entrambi non hanno fatto molta strada agli US Open, e potrebbero dunque essere riposati in vista di un evento tanto importante, anche se permangono dubbi sulle condizioni di Coric, ritiratosi sia a Cincinnati che a New York per problemi al ginocchio. In doppio capitan Krajan si affiderà all'esperto Ivan Dodig, mentre come riserva ecco Marin Draganja. Più complicate le scelte di Yannick Noah, che ha a disposizione una bella batteria di top 20. Non sarà però a disposizione Jo-Wilfried Tsonga, infortunatosi al ginocchio durante il match di quarti di finale di Flushing Meadows contro Novak Djokovic: al suo posto uno tra Lucas Pouille e Richard Gasquet, mentre lo slot di primo singolarista sarà occupato da Gael Monfils. Doppio confermatissimo con la coppia formata da Nicolas Mahut e Pierre-Hugues Herbert.
Per quanto concerne gli spareggi playoffs, la Svizzera, orfana di Roger Federer e del campione degli US Open Stan Wawrinka, volerà in Uzbekistan con Henri Laaksonen primo singolarista. Da seguire anche Belgio-Brasile ad Ostenda (veloce indoor), con David Goffin e Thomaz Bellucci protagonisti. Sull'erba di Sydney l'Australia di capitan Hewitt ospita la Slovacchia: attesa per rivedere all'opera Nick Kyrgios e Bernard Tomic. Non ci sarà invece Milos Raonic ad Halifax, Canada, per trascinare i suoi alla vittoria contro il modesto Cile (possibile esordio per il giovanissimo Denis Shapovalov). A Mosca Russia e Kazakhstan daranno vita a una delle sfide meno appetibili dal punto di vista tecnico, mentre a New Delhi (cemento outdoor) Rafa Nadal guiderà la Spagna del capitano Conchita Martinez verso il ritorno nel World Group contro l'abbordabile India. Chiusura con Germania-Polonia, a Berlino (terra rossa outdoor), e con Giappone-Ucraina ad Osaka (possibile partecipazione di Kei Nishikori contro i pericolosi Marchenko e Stakhovsky).