Senza Serena, nobile decaduta, con Angelique Kerber, la nuova numero uno. Atto ultimo sui campi di Flushing Meadows, il torneo femminile chiude i battenti con una finale intrigante. Sui campi in cemento di New York si completa l'ascesa della tedesca Kerber, un concentrato di talento e forza, un frullato di fatica e tennis. Angelique respinge il ritorno ai piani alti della Wozniacki, mentre sull'Arthur Ashe risuona l'eco dell'eliminazione, sorprendente, di Serena. Karolina Pliskova è in lacrime, ha gli occhi sgranati, osserva il meraviglioso impianto newyorchese. Per la prima volta approda in una finale Slam, per la prima volta assapora la grandezza.
Ka.Pliskova "Serena era infortunata? Non doveva giocare.."
Oggi, parte senza i favori del pronostico Karolina, non può essere altrimenti. La Kerber, al tramonto di stagione, vanta nella sua ricca bacheca lo Slam d'Australia. Mesi di alto livello, con le finali sull'erba di Wimbledon e sul veloce di Rio a confermare una straordinaria continuità ad alto livello. La Kerber è la certezza, la Pliskova una dolce novità. Classe e servizio, bordate che indirizzano lo scambio e forgiano fiducia ed autostima. "Serena era infortunata? Allora non doveva giocare..", carattere niente male per la 24enne ceca, spesso accusata in passato di scarso cinismo. Brava, ma.. ora la storia assume contorni diversi, perché la Pliskova punta a completare una meravigliosa doppietta dopo la vittoria a Cincinnati.
Il punto di svolta, nel torneo della Pliskova, al terzo turno. Un incrocio difficile con Venus Williams, una partita in difetto, con l'americana avanti nel parziale d'apertura. Il graduale rientro, grazie a un leggero calo di Venere, poi le sbracciate nel parziale decisivo, la capacità di mantenere il polso fermo e sicuro a un passo dal baratro. Tie-break e senso di liberazione. La conferma, come detto, con Serena, dopo la passeggiata con la Konjuh. Due set ai limiti della perfezione. Un ritmo forsennato per mantenere lo scambio da fondo, indurre in errore una Williams alterna. Con la Kerber, straordinaria in fase di risposta, fondamentale mantenere un'alta percentuale di prime, variare il gioco, per non consentire alla tedesca di spingere a piacimento.
Percorso sontuoso anche per la teutonica. Primo campanello d'allarme al quarto turno, con Petra Kvitova, giocatrice di prima fascia, pur in leggero chiaroscuro nel 2016. Quarti di finale contro la nostra Roberta Vinci, limitata da un problema vistoso al tendine. Un set in equilibrio, Kerber per tre volte sotto di un break, inerme a tratti di fronte alle rasoiate della tarantina. Spallata decisiva sul finire del parziale d'apertura, prima di un controllo assoluto nel secondo. In semifinale, 64 63 alla Wozniacki, una Kerber estremamente decisa, concreta.
Confronto numero otto tra Kerber e Ka.Pliskova, con la nuova n.1 che gode di un leggero vantaggio, 4-3. Primo passaggio nel 2011, a Copenaghen, periodico 62 per la Kerber. Più interessanti le sfide dello scorso anno. Dopo il successo netto della Pliskova a Sydney, due vittorie per la Kerber a Birmingham e Stanford, al termine di due partite decise da pochissimi punti. In stagione, finale a Cincinnati, 63 61 per Karolina Pliskova.
Match in programma alle 22 ora italiana