Si chiude ai quarti di finale la corsa di Roberta Vinci in questa edizione degli Us Open. I problemi fisici, qualche limite mentale dovuto alla chiusura shock del primo set e anche la netta crescita di Angelique Kerber nel corso della partita sono stati decisivi per assegnare alla tedesca la vittoria in due set, oltre che un netto avvicinamento a quello che è il sogno di un'intera carriera per lei, ovvero il sorpasso ai danni di Serena Williams in testa al ranking WTA. E a proposito di classifica mondiale, per la tarantina ci sarà l'inevitabile discesa dalla settima posizione ad un posto tra la Top 10 e la Top 15.
La partita era iniziata benissimo per una Vinci subito propositiva e capace di ridurre il più possibile la durata degli scambi, ma il break ottenuto nel primo game viene subito rintuzzato da una Kerber che, invece, prova a far giocare la sua avversaria soprattutto con il dritto. La prima di servizio, poi, tradisce la tarantina subito dopo aver ottenuto un altro break, nel quinto game: così, un paio di minuti dopo è ancora parità, 3-3. Roberta tenta ancora una volta lo scatto, al termine di un nono game che è un perfetto turno in risposta, ma da lì la Kerber sale nettamente di livello, con la Vinci che invece inizia ad avvertire un mix di stanchezza e problemi fisici che le sarà fatale. La tedesca pareggia ancora il conto nel decimo gioco, poi approfitta dei problemi dell'azzurra e brekka ancora nel dodicesimo game, con un foot fault piuttosto particolare chiamato a Roberta sul set point.
La Vinci paga lo scotto della discutibile chiamata, ma soprattutto crolla sul piano fisico prima ancora che su quello nervoso. La Kerber non può non approfittarne, troppo ghiotta la possibilità di ridurre il tempo sul campo in vista di una semifinale sulla carta abbordabile da giocare (contro la vincente di Wozniacki-Sevastova). Così, con i break ottenuti nel secondo, nel quarto e nel sesto gioco, la seconda testa di serie fa un sol boccone di Roberta, la quale ha provato a combattere soprattutto nel primo game in cui era risalita da 40-0 sul servizio della sua rivale. Ma quando mancano le gambe, e anche la schiena inizia a fare i capricci, anche per una giocatrice fantasiosa e imprevedibile come la Vinci c'è poco da fare. Resta il fatto che Roberta ha condotto in maniera splendida il torneo, perdendo un solo set prima di arrivare ai quarti di finale in condizioni fisiche precarie e con il peso, sul piano del ranking e non solo, di dover difendere la splendida finale di un anno fa.