Tante recriminazioni per Andreas Seppi e per l'Italia del tennis che nel primo match di Coppa Davis contro l'Argentina, cede a Federico Delbonis il primo punto della contesa. L'azzurro pecca in cinismo e tranquillità nei momenti cruciali dei set, quando l'avversario con maggiore serenità - e meno pressione sulle spalle - riesce ad indirizzare il match dalla sua. Troppi i gratuiti dell'altoatesino, al quale non riesce la rimonta complici anche dei piccoli fastidi alla schiena che ne comrpomettono il finale.
Inizio di match, e di set, in salita per l'azzurro, che cede immediatamente il servizio nel secondo gioco. Stenta ad entrare nel match l'altoatesino, che non trova continuità di colpi e di gioco, soffrendo oltremodo i tagli col back di Delbonis e le sue traiettorie liftate di dritto. Le difficoltà al servizio, con la prima, acuiscono le difficoltà di Seppi, che salva due set point nell'ottavo gioco. L'inerzia gli permette di recuperare il break nel game successivo, complice qualche errore di troppo dell'argentino, che però si presenta nuovamente minaccioso nel decimo gioco: altre due palle set, sprecate come in precedenza, spianano la strada del tie-break all'italiano, che sembra partire meglio complice un facile errore non forzato dell'avversario (3-1). Due doppi falli, ed un banale gratuito in più, nel momento cruciale, consegnano il parziale all'Argentina.
Seppi prova a scuotersi ad inizio secondo set, quando sale in risposta e con il rovescio, aprendosi maggiormente il campo e spianandosi la strada verso il break, abile nello sfruttare tre infortuni di dritto di Delbonis. Il vantaggio (3-0) gli permette di giocare maggiormente rilassato, mentre l'argentino va fuori giri da fondo campo e si spazientisce non poco, complice anche un accenno di pioggia. L'azzurro prende con prepotenza il centro del campo, comandando il gioco e conservando il vantaggio agevolmente fino alla naturale conclusione del set sul 6-3. L'inerzia del match sembra tutta dalla parte di Seppi, che ad inizio terzo parziale va vicino al break in quattro occasioni, tutte nel terzo gioco - durato un quarto d'ora -. L'azzurro entra ripetutamente nella battuta dell'avversario, ma stenta a chiudere e concretizzare. Nei turni di servizio dell'italiano, fino al 4-3, Delbonis raccoglie le briciole, ma riesce a resistere agli assalti dell'azzurro. Seppi, scottato dalle occasioni non raccolte, vacilla nell'ottavo gioco, cedendo alla fretta ed alla frenesia: la quarta palla break è fatale all'altoatesino, che si concede nel nono e decisivo gioco all'argentino, che torna in vantaggio nel punteggio e nel match nel momento apparentemente peggiore.
Di ritorno dalla pausa lunga, Seppi cerca nuovamente di aggredire in risposta e - dopo aver tenuto il servizio - conquista tre palle break, sprecate ancora per mancanza di lucidità e cinismo. L'argentino avverte le difficoltà dell'italiano e prova a sfruttarne le titubanze. Seppi si salva con il dritto ed il servizio nel quinto gioco, ma inizia ad avvertire dei fastidi alla schiena che ne limitano il movimento. Due errori, in apertura del settimo gioco, sembrano rendere il compito di Delbonis più agevole, ma l'azzurro, con orgoglio, salva due palle break grazie a tre vincenti di dritto. L'undicesimo gioco sembra fatale all'Italia, con l'altoatesino che pecca ancora da fondo campo, mentre Delbonis trova la riga di dritto che gli spiana la strada verso il break ed il match. L'azzurro si riscatta nel dodicesimo gioco mantenendo accesa la fiamma della speranza, ma cede al tie-break del quarto set.
Delbonis - Seppi 76 36 63 76