New Haven, Connecticut Open. Ultimo antipasto prima del succulento piatto newyorchese. Ultima occasione per affinare le armi e limare i dettagli prima della grande sfida sul cemento di Flushing Meadows. Molte big passano la mano e non caricano ulteriormente, altre (Lucie Safarova, Caroline Wozniacki e Agnieszka Radwanska) sono chiamate come wild card a dare un po' di polpa a un torneo che altrimenti avrebbe avuto poco da raccontare.

Petra Kvitova da una parte, Simona Halep dall'altra. Sono loro le teste di serie che presidiano le due zone opposte di tabellone. In netta ascesa la romena, finalista a Toronto e- nel momento in cui scriviamo - semifinalista a Cincinnati; alla ricerca della miglior condizione la ceca, reduce dalla mononucleosi. Per loro un bye e una fatica in meno, con debutto fissato agli ottavi di finale. Per Halep una fra la nostra Camila Giorgi e la ceca Barbora Strycova, mentre Kvitova attende la vincente del match fra due giovani talenti in ascesa, Madison Keys e l'ucraina Elina Svitolina, entrata anche lei fra le prime quattro a Cincinnati. 

Tre le carte nel mazzo azzurro: detto di Camila Giorgi, al via ci sono anche Sara Errani - che trova ancora Kristina Mladenovic, come già nel vincente primo turno di Toronto - e Flavia Pennetta, che aspetta di conoscere il nome della sua avversaria, che uscirà dal girone dantesco delle qualificazioni.