Sul Campo n.1, Camila Giorgi bussa alla porta di Wimbledon. L'Italia della racchetta si àncora al talento cristallino della ragazza di Macerata. Nel torneo più prestigioso, una sola occasione - in attesa di Seppi, impegnato quest'oggi con Murray - per approdare alla seconda settimana. L'avversaria di turno è Caroline Wozniacki, la testa di serie numero 5 del torneo.
Due i successi fin qui per la Giorgi, entrambi convincenti: il primo con la brasiliana Pereira, il secondo con la spagnola Arruabarrena. Similare lo svolgimento dei due match, con Camila a guidare le operazioni, dettando ritmo e scambi, e le avversarie di turno a difendersi, martoriate dalla forza dell'azzurra, in attesa dell'errore. Lo snodo della partita è proprio qui, la Giorgi ha un'occasione per superare la Wozniacki - non irresistibile in questi primi mesi del 2015 - ma deve limitare gli errori al servizio - dove spesso azzarda la seconda - e lungo l'arco della partita, all'interno di scambi prolungati.
Camila vive la partita in un sol modo, non ha un piano tattico alternativo, interpreta la sfida come una lotta di forza in cui piegare la rivale, tirando sempre più forte, sempre più vicino alle righe, da qui l'alternarsi di exploit e contro-prestazioni. Vincere questo limite significa salire l'ultimo gradino, quello che separa una potenziale fuoriclasse da una campionessa affermata.
Sul Campo Centrale, Petra Kvitova ha il primo vero test del torneo. A livello di terzo turno, la ceca - designata dagli addetti ai lavori come l'anti S.Williams - incontra la serba Jelena Jankovic. Fin qui, specialmente al servizio, una Kvitova ingiocabile, completamente ristabilita dai malanni pre-Wimbledon. Una corsa da regina, ora il cammino si fa complicato.
Due incontri interessanti arricchiscono il programma n.2. Scontro di potenza tra la spagnola Muguruza e la tedesca Kerber, incrocio di talento e forza tra Timea Bacsinszky e Sabine Lisicki.
Agnieszka Radwanska è invece di scena sul Campo n.3. Per la polacca c'è l'australiana Dellacqua.