Mentre la prima settimana volge al termine - domenica a Wimbledon, come da tradizione, si riposa - il tabellone segna le prime scosse di un certo rilievo. La parte alta si scopre povera di idee e talento. Grigor Dimitrov cede il passo, nettamente, a Richard Gasquet. In un duello d'eleganza, prevale la concretezza del transalpino, mentre il bulgaro si conferma eterna promessa, prodigio sull'orlo del precipizio. Wawrinka rinsalda l'ottimo momento, liquidando, con facilità, Verdasco, mentre è Kyrgios ad infiammare il pubblico. L'australiano cancella il bombardiere Raonic in quattro set. La lezione inflitta da Djokovic a Tomic passa quasi in secondo piano, tanta è la superiorità del serbo.
Archiviato il terzo turno della parte alta - da ultimare la sfida tra Cilic e Isner, in programma quest'oggi sul Campo n.1, si riparte dal 10-10 del quinto set - torna in campo la parte bassa del tabellone, orfana di Rafa Nadal, estromesso dall'istrionico Dustin Brown.
Apre, sul Campo Centrale, il sette volte campione Roger Federer. L'esibizione regale con Querrey limita il pronostico. Federer è in salute, si muove bene e "sente" la palla. Una preparazione perfetta garantisce continuità nell'arco della partita, difficile quindi pensare a uno "sgarbo" da parte dell'australiano Sam Groth.
Sempre sul Centre Court, dopo il match tra Jankovic e Kvitova, Andreas Seppi. L'azzurro deve superare uno scoglio di primo livello. Andy Murray è infatti l'avversario di terzo turno. Seppi porta in dote la finale a Halle e la bella affermazione, di carattere, con Borna Coric, ma il Murray ammirato nel turno precedente è un giocatore con credenziali per vincere per il torneo. Possibilità ridotte, serve un aiuto del britannico, a tratti spaesato all'esordio con Kukushkin.
Derby francese sul Campo n.1, Monfils incrocia la racchetta con Simon, mentre Berdych è di scena sul 2 con Andujar. Procede nell'ombra il torneo del ceco, come sempre poco sponsorizzato. Berdych sta disputando un'ottima stagione e può essere la sorpresa della parte bassa, tra Federer e Murray.
Sul 3, Jo Tsonga trova il vecchio Karlovic. Ivo viene dalla maratona con Dolgopolov, ma sull'erba ha sempre una chance.