Quando incontri Maria Sharapova ti sembra di dover scalare una montagna insormontabile, un pò per l'aspetto, un pò per il tennis. La russa, quando scende in campo, appare altera, irrangiungibile. Bella, slanciata, seriosa, acclamata, si concede il giusto alla folla, lascia poco spazio al contorno se incombe la partita, è una macchina progettata per vincere. Poi comincia il match e nel tuo campo vedi arrivare bordate da ogni dove, la pallina, picchiata con forza, deformata, si stampa a pochi passi da te e devi trovare la forza di reagire. A ogni colpo, segue un urletto, fastidioso. Un'impresa reggere un urto simile.
Flavia Pennetta arranca, colpita ai fianchi, ha un momento di difficoltà, in cui crede, probabilmente, di non poter far nulla contro Sharapova. Il primo set scappa via, il secondo è lastricato di insidie, occasioni, tutte di marca russa. Fino a quando la partita prende un'inerzia diversa, soffia su Indian Wells un vento tricolore. La Pennetta esce dalle sabbie mobili, cancella i punti critici e prova ad essere aggressiva, il servizio è salvifico, la risposta comincia a fare male, Sharapova, se attaccata può andare in difficoltà, e, se in difficoltà, può palesare i suoi limiti tecnici.
Pennetta varia il gioco, non lascia respiro, Sharapova perde le coordinate della partita, Flavia stringe il pugnetto e il pubblico comincia a gradire lo spettacolo. Classe, carattere, le grandi imprese nascono dai momenti più difficili, dalle lacrime, dagli occhi lucidi alla gioia, l'ennesima a Indian Wells.
Dal 63 e possibilità di break Sharapova, al 63 62 Pennetta che chiude la partita e apre un altro capitolo straordinario in California.
Da un sogno fatto realtà alla realtà vera e propria. Roger Federer si prende la rivincita su Andreas Seppi, dopo lo smacco patito in Australia. Quella di Melbourne resta l'unica affermazione di Seppi con Federer. Per qualità, il match di Indian Wells resta distante da quello giocato nel primo slam dell'anno, i colpi di livello sono intervallati da continui passaggi a vuoto e solo la mancanza di concretezza di Federer fa sì che il punteggio non si dilati rapidamente. Seppi soffre in ogni turno di servizio, come testimoniano le dodici palle break a favore dello svizzero. L'unico momento in cui l'azzurro riesce ad accodarsi è nel secondo set, quando Seppi recupera il break di svantaggio e torna in scia, ma Federer è pronto ad allungare nuovamente, mettendo le mani sulla partita. 63 64. Per Roger Federer ora l'ostacolo Sock.
Dando uno sguardo ai tabelloni, da segnalare il successo di Nadal con Young - partita sottotono dello spagnolo, condita da 21 gratuiti - di Robredo con Dimitrov, di Raonic con Dolgopolov e di Berdych con Johnson. In campo femminile, S.Williams concede il primo set al tie-break alla connazionale Stephens, poi dilaga. Esce a sorpresa la Bouchard, battuta dalla qualificata Lesia Tsurenko.