Soffia il vento dell'Est a Melbourne e il tabellone femminile si colora di bianco-blu-rosso nella parte bassa. Maria Sharapova e Ekaterina Makarova si sfideranno per un posto in finale nel primo Slam dell'anno. Due vittorie nette, senza appello, contro avversarie mai in grado di scalfirne la forza. Sulla carta desta maggior sorpresa quella ottenuta dalla Makarova contro la romena Halep, testa di serie n.3. La scalata di Ekaterina non deve però sorprendere, perché l'inizio del 2015 non fa altro che confermare la prepotente ascesa in singolare iniziata lo scorso anno.

Per la Makarova si tratta della seconda semifinale Slam consecutiva. 64 60, questo il punteggio con cui la ventiseienne di Mosca regola la Halep, apparsa in difficoltà soprattutto nei momenti più caldi della partita. Da segnalare la pessima gestione in occasione delle nove opportunità di rottura conquistate. Solo una volta la Halep riesce a strappare la battuta alla Makarova. Per entrambe più gratuiti che vincenti, ma in casa Russia una chiara predominanza lungo l'arco della partita.

Nello scontro tra belle, si impone, con autorità, Maria Sharapova. Genie Bouchard ha talento, ma sembra ancora un passo indietro rispetto alle prime della classe. Quasi intimorita, la canadese si lascia travolgere dalla potenza di Maria, che sottolinea, ad ogni colpo, il divario in campo. La Bouchard, in confusione, senza un preciso schema tattico che possa creare disturbo al tennis fatto di bordate della Sharapova, infila 30 errori non forzati, collezionando solo 6 punti con la seconda di servizio. 63 62 Sharapova.

Per Maria è la settima semifinale a Melbourne. L'Australian Open è di certo il torneo Slam che più piace alla bionda siberiana, alla caccia del trono di Serena. Scampato il pericolo eliminazione nei primi turni, Sharapova si candida alla possibile finale. Alle porte, però, un derby russo non esente da insidie.