Melbourne apre la stagione del grande tennis. Con l'Australian Open - Slam d'apertura verso la cavalcata 2015 - si torna a far sul serio, racchetta alla mano. Appena il tempo di terminare l'abbuffata festiva e la pallina gialla torna a rotolare, assegnando qualcosa di importante. L'ultimo squarcio di competizione pone l'attenzione sull'insalatiera rosso-crociata, con Federer di nuovo uomo dei record e la Francia costretta alla resa. Un passo indietro la non finale del Master, con il re bloccato dal mal di schiena e Nole sempre più numero uno.
Sul finire dell'anno assaggi di spettacolo, fine a se stesso. Esibizioni atte ad allietare il pubblico e ad attirare nuovi adepti. Poco più di allenamenti, per non dimenticare sincronismi e programmi di gioco. La kermesse indiana rinnova il duello tra Federer e Djokovic, rilanciando l'eterna sfida dello scorso anno. Si riparte ancora da loro due, dal talento dello svizzero e dalla consapevolezza del serbo, aspettando il lento rientro di Nadal e Murray.
L'Italia sorride al femminile, con ben sei atlete nel tabellone principale. Guida la pattuglia Flavia Pennetta, "costretta" a difendere la cascata di punti conquistati nella prima parte dell'anno trascorso. Camila Giorgi, inebriante a tratti, è chiamata alla consacrazione ad alto livello, dopo accecanti apparizioni intervallate da fuorigiri preoccupanti. Errani e Vinci preparano il riscatto in singolare, dopo i riconoscimenti in doppio, mentre a chiudere il lotto arrivano Knapp e Schiavone.
Meno bollicine al maschile, dove emerge prepotente il punto interrogativo Fognini. Quale Fabio si appresta a calcare i campi d'Australia? Alle sue spalle la formichina Seppi, il ritrovato Bolelli e il caparbio Lorenzi.
Questi invece gli azzurri impegnati nelle qualificazioni: Luca Vanni, Marco Cecchinato, Andrea Arnaboldi, Matteo Viola, Stefano Travaglia, Roberto Marcora, Alberta Brianti.