Per fermare Novak Djokovic, in terra cinese, serviva qualcosa di straordinario. Shanghai 2010, contro Roger Federer. Bisogna riavvolgere le lancette del tempo per trovare l'ultimo stop del serbo. Allora, come oggi, Roger Federer. Un Federer diverso quello odierno, maturo, convinto, meno dominante, eppure ancor più inebriante. L'eleganza con la quale annulla il tennis bionico di Nole è uno spettacolo eterno. Djokovic non è perfetto, non trova risposte dal dritto, ma Roger è sulla nuvola della grandezza, disegna il campo, rende facile ogni esecuzione. 35 vincenti, contro il miglior ribattitore del globo, 11 punti in più. Due set, terminati con identico punteggio. Un doppio 6-4, più ampio di quanto raccontino le statistiche. Il miglior Djokovic appare al tramonto del match. Lì il serbo ha la forza per annullare due match point, ma quando Federer si presenta a servire sul 5-4 la storia si traveste, assumendo i panni della leggenda.
Djokovic stuzzica lo svizzero e si porta 15-30, ma la reazione è sublime. Dritto vincente a uscire, ace centrale e discesa a rete completata da due volée di una perfezione assoluta. Il volto, in chiusura, racconta qualcosa di più. Battere Djokovic significa dimostrare, in primis a se stesso, di essere ancora in grado di correre, spalla a spalla, con gli avversari di sempre. Forse con altre armi, forse non in ogni torneo, ma comunque di poter vincere.
Quinta finale in un Masters 1000 per Federer nella stagione del rilancio e del riscatto. Difficile ipotizzare un limite, una fine. Si diverte ancora l'eterno ragazzo di Basilea e soprattutto diverte chi osserva, chi figlio di un'epoca diversa ama il tennis d'arte e non di braccio. Djokovic resta il numero uno, indiscusso, ma Roger Federer resta ineguagliabile, aldilà del trionfo odierno.
In finale, domani, di fronte a Roger, il ritrovato Gilles Simon. Non si ferma la marcia del francese. Dopo Wawrinka e Berdych, un altro importante successo contro Feliciano Lopez. Simon si conferma solidissimo in battuta, toglie due volte il servizio nel primo set a Lopez e domina il tie-break del secondo. I precedenti con Federer dicono 2-4, con lo svizzero vincente negli ultimi quattro scontri. Il favorito è Federer, ma Simon, rientrato tra i primi 20 al mondo, è cliente scomodissimo.