Terminata, con la finale del Masters di Londra persa al cospetto di Djokovic, la stagione 2013, per Rafael Nadal è tempo di proiettarsi già a quella che verrà. Il tennis di oggi impone ritmi asfissianti, e dicembre è già dentro l'angolo: i primi tornei, i primi punti pesanti in palio e poi l'Australian Open. Ma prima c'è da ricaricare le batterie, e per questo il maiorchino è volato in Sud America. Ancora tanto tennis, con esibizioni ben remunerate, ma anche una rilassante escursione in cima al ghiacciaio Perito Moreno, in Patagonia.
Attualmente il maiorchino è a Buenos Aires dove prenderà parte all'evento di addio al tennis di David Nalbandian (che si giocherà il 23 novembre) e disputerà una partita contro Novak Djokovic, l'ennesima della stagione, l'ennesima della saga, anche se stavolta non c'è in palio niente se non un bel gruzzoletto di soldi che vanno ad ingrossare le tasche sue e del serbo. Suona strano che uno che si è sempre lamentato per i calendari del circuito ATP non abbia nualla da ridire di fronte a questi eventi: del resto, e lo dicevano già qualche secolo fa i nostri progenitori latini, pecunia non olet...
Vero, lo stress di queste partite - festa non è minimamente paragonabile a quello di una finale slam o di un Master, tuttavia c'è una notevole stonatura rispetto alla pur giusta crociata portata avanti dallo stesso Rafa contro i troppi match che, soprattutto i migliori, sono costretti a giocare nell'arco di un anno. Tuttavia, la tappa argentina sarà occasione per il mancino di Manacor per effettuare un'escursione sul ghiacciaio Perito Moreno, una delle mete turistiche classiche per chi visita la Patagonia: "Non vedo l’ora, i miei genitori lo hanno visto tanti anni fa. E’ un luogo speciale" ha detto Rafa in conferenza stampa, appena arrivato a Buenos Aires. Una conferenza stampa che è stata l'occasione per ripercorrere la stagione appena andata in archivio e per fare il punto in vista di quella che sta per arrivare: ”Non avrei mai pensato di chiudere l’anno al numero 1”, ha affermato. Un risultato che lo ripaga anche delle ultime delusioni patite soprattutto per mano di Novak Djokovic, su tutti il Masters di fine anno, unico titolo che ancora manca nella giù sbrilluccicante bacheca del maiorchino: "Non sono deluso Diciamo che era preventivabile una sconfitta in quest’ultimo match. Si scende in campo per dare tutto, ma in campo il favorito era Novak, non ero io. E, oltretutto, non ho nemmeno vissuto la mia giornata migliore in campo”.
Per quello che concerne la stagione 2014, Nadal ammette di non averci ancora pensato e che lo farà a tempo debito: "Quando tornerò in Spagna, mi confronterò con il mio team e studieremo la situazione. Il mio obiettivo è andare avanti pensando ad un giorno per volta. Non posso fissare obiettivi a lungo termine".
La fame e la voglia di competere ci sono ancora, faccia quel che faccia, stiamo tranquilli che il 2014 di Rafa sarà ancora un anno vissuto al massimo.