Una brutta Roberta Vinci si consegna a Angelique Kerber e lascia sul terreno punti pesantissimi nella corsa ai Masters di fine anno: partita chiusa in due set, con il punteggio di 6-2, 6-4 in favore della tedesca. Non un semplice terzo turno di torneo, quindi, la sfida fra la tarantina e la tedesca, in trend positivo sull'onda della finale conquistata (e poi persa) a Tokyo: per Roberta vincere sarebbe stato importante per rosicchiare punti proprio ad Angelique Kerber per un posto nel master di fine anno. La sconfitta di oggi complica maledettamente i piani, anche perchè nei piani alti filano anche Jankovic e compagnia, mentre da sotto si rifà prepotentemente viva Caroline Wozniacki.
SPenta, remissiva, a tratti arrendevole e autrice più che vittima di errori marchiani: la Kerber, che in pochissimi casi ha avuto l'ausilio della prima di servizio (percentuale del 50% nell'arco di tutto l'incontro), ha potuto comunque agilmente controllare il match. Il risveglio tardivo nelal seconda frazione non è purtroppo servito ad evitare una dolorosa sconfitta, che ovviamente non pregiudica la sin qui bellissima stagione disputata da Roberta. Che, fra l'altro, trova immediato riscatto nel doppio: lasciatesi alle spalle le voci su una presunta crisi del duo Chichi's, Sara Errani e Roberta Vinci hanno agilmente battuto la coppia italo-francesi composta da Flavia Pennetta e Kristina Mladenovic, regolate con il punteggio di 6-3, 6-4.

Serena e Aga ok - la prima a scendere in campo è stata, nella mattina italiana, Serena Williams. Una Kirilenko gaglairda le tiene testa per un'ora e trentasette primi prima di arrendersi alla numero uno al mondo (doppio 7-5). Per Serena, vittoria numero 70 in stagione su 74 partite disputate, davvero niente male. Azarenka (che le ha detto stop in due occasioni), Stephnes e Lisicki possono andare ben fiere e raccontare in giro di aver fatto ben grossa impresa nel mettere il bastone fra le ruote della Campionessa americana.
Finisce contro la Radwanska la bella cavalcata della slovena Polona Hercog, che può comunque dirsi contenta per essere tornata a casa con lo scalpo di Ana Ivanovic: 6-0, 6-2 davvero senza storia in favore di Aga. Sarà lei ad affrontare la Kerber: le due si ridanno appuntamento ai quarti di finale una settimana dopo il match di Tokyo, vinto dalla tedesca con un doppio 6-4. 
A Caroline Wozniacki spetterà invece il compito di provare a fermare l'avanzata di Serena Williams: intanto si porta a casa una bella e convincente vittoria in due set (6-3, 6-1) sulla giovane Stephens. Davvero un bel periodo per la danese, tornata su livelli che da un po' non le si vedevano esprimere: infortuni, cambi di coach e qualche distrazione extra-court ne avevano fatto una sorta di oggetto misterioso, ora Caro sembra di nuovo ispirata. Domani la prova del nove: Serena Williams appare un po' stanca e non molto brillante, ma ogni volta che decide di alzare il suo livello di gioco per le avversarie si fa notte fonda. Una sola vittoria, Miami 2012 (doppio 6-4), per la Wozniacki in sei precedenti. L'ultimo quarto di finale formatosi oggi (Kvitova e Li hanno giocato ieri) è quello fra la Jankovic e la Safarova, uscite da due partite l'una all'opposto dell'altra. Se infatti la serba ha passeggiato sulla Suarez Navarro (asfaltata senza concederle nemmeno un game in tutta la partita), la ceca ha avuto la meglio della Petkovic solo dopo una battaglia di tre set e di quasi tre ore. Dopo aver vinto il primo set per 6-4, Lucie ha subito il ritorno della guerriera tedesca, che ha strappato il secondo set al tie-break così come al tie-break ha portato il terzo, rispondendo game su game all'avversaria. Proprio sul più bello però alla Petkovic è mancata la forza per fare il passo finale e ha dovuto alzare bandiera bianca abbastanza nettamente, portando a casa solo due punti nel tie-break decisivo.