Giornata odierna a Flushing Meadows che si apre all’insegna dell’inedito derby azzurro tra le nostre Sara Errani – testa di serie n.4 del torneo – e Flavia Pennetta. Entrambe reduci da 2 primi turni molto agevoli, oggi si affrontano per la sesta volta in carriera, la prima su cemento: i precedenti, tutti svolti su terra rossa sono 3-2 a favore della pugliese. Come qualsiasi altro derby, il pronostico è sempre molto difficile ma la condizione fisica ritrovata, la superficie e l’ottima prova nel match precedente fanno alzare di molto le percentuali di sconfitta della n.1 d’Italia.
Fin dall’inizio l’andamento della partita sembra rispettare queste condizioni: Pennetta mette in campo il suo tennis dei tempi migliori e mette in grandissima difficoltà Errani, che dal canto suo le apparecchia la tavola con un rendimento al servizio decisamente sottotono. Dopo un primo break e contro break infatti la pugliese dilaga sul 5-1, Sarita tenta una reazione, ottiene un break e si riporta sul 5-3 ma Pennetta porta a casa comunque a casa il parziale ristrappandole il servizio ancora una volta. A gioco ripreso la n.5 del mondo sembra voler riorganizzare le idee e riparte bene tenendo il proprio turno di battuta ma oggi Flavia sembra indemoniata e vede un campo da calcio al posto dell’Artur Ashe: spostamenti, copertura, servizio e vincenti, tutto perfetto per andare nuovamente in fuga sul 4-1 e chiudere con un inaspettato 6-3, 6-1.
D’altra parte prova veramente sottotono per Sara Errani che non sembra veramente essere entrata in campo oggi. Moltissimi gratuiti non usuali per lei, servizio insufficiente e decisamente poca poca lucidità. Doppiamente brava Flavia a non concederle neanche il tempo per rientrare in partita ma sconfitta doppiamente gravosa per la Cichi nazionale vista l’incredibile semifinale che difendeva dallo scorso anno quando Serena Williams mise termine alla sua corsa. Al prossimo turno Pennetta affronterà la vincente tra Kuznetsova e Peng.
Sul Court 8 invece era in programma un rematch molto frequente, senza menzionare il precedente a crepacuore di Fed Cup: la nostra Roberta Vinci affrontava Lucie Safarova. Sebbene entrambe estimatrici della superficie veloce, gli ultimi risultati ottenuti dalla ceca lasciano poco spazio alle speranze di passare il turno. Dall’altro lato dopo aver solamente sfiorato la Top10 alla prima occasione buona c’è stato un leggero calo di rendimento anche da parte della tarantina ed effettivamente Roberta parte inizialmente male e si lascia strappare il turno di battuta necessario all’avversaria per portarsi avanti col primo parziale, 4-6. Nella ripresa invece riesce ad alzare la percentuale di prime al servizio e a piazzare 7 aces, elemento che le permette di pareggiare i conti con un pesante 6-1.
Nel set decisivo prosegue il trend e la solidità dei campi appare finalmente conquistata e maneggiata a dovere, l’azzurra alza ancora la percentuale in battuta e limita al massimo gli errori lasciando solamente le briciole ad una sconsolata Safarova che si deve inevitabilmente arrendere dopo aver creduto di poter mettere a segno il colpaccio. Buona dimostrazione di concentrazione per Vinci che è già lanciata nell’impresa di difendere i quarti di finale dell’anno scorso – quando perse proprio da Sara Errani – e magari migliorarsi ulteriormente. Altro potenziale derby nel prossimo turno se Karin Knapp dovesse vincere contro la Vesnina.