Giornata ricca, giornata di stelle e d'azzurro. Il cemento americano fa i conti con la pioggia, in attesa di una copertura pronta non prima del 2017. Roger Federer attende. Aspetta e spera. Posticipato a oggi il suo incontro con lo sloveno Zemlja. Un esordio soft, per cercare l'ultima luce prima del crepuscolo. “Posso vincere”. Poche parole, ma dense di significato quelle dell'ex n.1. Poco importa essere scivolato nel ranking, fino al n.7. In uno Slam conta ben poco. Combatte Roger, contro se stesso. Sconfiggere acciacchi, problemi alla schiena e età. Ritornare grande per far ricredere chi grande è stato, come John McEnroe. Paul Annacone, mentore dello svizzero, ha lanciato un monito “Non scommettete contro questi campioni, hanno fatto cose che nessuno poteva fare”. E allora al campo l'ultima parola, o meglio l'ultimo colpo. Federer e la sua racchetta amica, non quella nuova provata nei tornei pre-Cincinnati, ma quella storica, con un piatto più piccolo, con cui ha vinto e imperato. Cerca certezze l'elvetico per contrastare la generazione del domani che già oggi si presenta sulla scena ambiziosa, guidata da Raonic, Dimitrov, Janowicz, e quella storica, capitanata dalla sua nemesi Nadal. Il debutto di Rafa è stato, come prevedibile, coi fiocchi. Liquidato Harrison, per confermare la candidatura a favorito d'obbligo. Nole Djokovic, che prova a difendere la leadership Atp, scende in campo sull'Arthur Ashe con il lituano Berankis. Un Djokovic stranamente altalenante, battuto dall'americano Isner a Cincinnati e dal mancino di Manacor a Montreal. Lontano parente del clamoroso tennista visto nel 2011. Questo Nole non può battere Rafa, ma due settimane sono lunghe e tanto può cambiare. Proprio per questo quel lume di speranza acceso da Federer a Cincinnati contro Haas prima e Nadal poi, potrebbe diventar presto luce accecante. Mai scommettere contro un campione.

Tanto azzurro nella seconda giornata di Flushing Meadows. La beata gioventù della racchetta fa il suo esordio sul suolo a stelle e strisce. Camila Giorgi ascesa alla ribalta sull'erba di Wimbledon, poi dispersa lungo l'insidioso cammino che porta alla celebrità, ha conquistato il pass, attraverso il faticoso peregrinare delle qualificazioni. Affronterà la slovacca Cepelova, match abbordabile. Incontro da bollino rosso invece per Thomas Fabbiano, ventiquattrenne di Grottaglie, all'esordio in un massimo torneo. Grande talento a livello juniores, oggi n.177 del mondo, si troverà al cospetto del bombardiere canadese Milos Raonic. Poca fortuna in campo maschile per casa Italia. Un sorteggio sfortunato costringe all'impresa anche Lorenzi e Volandri, oggi in campo contro Isner e Berdych. Sorrisi quindi attesi ancora una volta dal tennis in gonnella. La n.4 del tabellone Sara Errani contenderà il passaggio del turno all'australiana Rogowska, dopo il ritiro a sorpresa della giapponese Morita. La compagna di doppio della Errani, Robertina Vinci, non dovrebbe aver problemi a regolare la magiara Babos. Doppio confronto infine tra Italia e Stati Uniti. Pennetta e Knapp, proveranno a sventolare il tricolore, contro Gibbs e Min, con l'obbiettivo di vendicare la leonessa azzurra, Francesca Schiavone, ieri travolta da Serena Williams.

Pronta per l'esordio anche la n.2 Vika Azarenka, capace la scorsa settimana di sconfiggere Serena Williams, rilanciando così la sua candidatura per l'ultimo Slam dell'anno. Per lei la tedesca Pfizenmaier. Giornata da non perdere. Non solo Vika. In campo anche Wozniacki, Kvitova, Ivanovic. Mentre in campo maschile l'eterno Haas e i giovani Dimitrov e Janowicz. Ci sarà da divertirsi.

Il programma della seconda giornata