Giornata sgombra da nuvole minacciose, almeno in cielo, quella di oggi, che vede in campo le azzurre Camila Giorgi, Roberta Vinci e Sara Errani.
Primo turno – il match avrebbe dovuto svolgersi ieri ma è stato rinviato causa pioggia – non certo a favore di pronostico ma sicuramente non impossibile per l’italo-argentina Giorgi che pesca Shuai Peng, protagonista solo qualche giorno fa di un’ottima prestazione a Bruxelles dove ha conquistato la finale ma non il titolo, mostrando comunque una forma e un gioco su rosso perfettamente in linea con l’arrivo del Roland Garros. La Giorgi, non essendo prettamente una “terraiola”, regge il confronto fino al nono gioco della partita dove proprio nel momento decisivo si fa strappare break e set. Il resto del match prosegue in parabola discendente e la cinese chiude in comodità col punteggio di 6-4, 6-2.
Nel pomeriggio invece è il turno delle “Sorelle d’Italia” che hanno l’occasione di accedere al terzo round del tabellone contro due avversarie decisamente alla loro portata. Va per prima Roberta Vinci che trova dall’altra parte della rete del Court 3 Galina Voskoboeva: la kazaka parte forte, il suo tennis è molto aggressivo e la Vinci è costretta in posizione di difesa per buona parte del set. Bravissima a sfruttare la prima occasione utile nell’allungare e portarsi avanti nel punteggio, 6-4. Nel secondo set le sicurezze della Voskoboeva sembrano vacillare il tempo necessario così da permettere alla tarantina di prendere le misure e conquistarsi un break nel terzo game, se non per poi complicarsi da sola la vita con un erroraccio a campo aperto e un doppio fallo che riportano il parziale sul 2-2. L’avversaria riprende fiducia e aggressività e pareggia i conti e rimanda la conclusione al terzo: la tensione si fa sentire da entrambe le parti ma alla fine è Roberta ad avere i nervi più saldi e a trovare subito il break necessario per la volata finale. Punteggio finale 6-4, 4-6, 6-2.
Chiude la giornata la n.1 italiana con una partita senza storia: a Sara Errani basta meno di un'ora per rifilare un doppio 6-1 alla Putintseva e continuare la scalata alla magica finale del 2012 da difendere. Nonostante la potenza notevolmente superiore dell'avversaria, la romagnola avvalendosi di una delle migliori difese del circuito e di una lucidità di gioco invidiabile riesce sempre ad appoggiarsi e a sfruttare i pro della kazaka a suo favore.